2 Aprile 2014

Multe nei posteggi con le strisce blu Primi ricorsi, «si deciderà caso per caso»

Multe nei posteggi con le strisce blu Primi ricorsi, «si deciderà caso per caso»

Non si placano la confusione e le polemiche sul pagamento delle multe per divieto di sosta nei parcheggi con le strisce blu in caso di tagliando del parcometro scaduto.Da un lato, il Ministero dei trasporti ha evidenziato come debbano essere i Comuni, singolarmente, a deliberare sulla questione.Dall’ altro, però, la Codacons sbotta e sottolinea come in questo caso il rischio sarebbe quello di ottomila regolamenti diversi che manderebbero in confusione gli utenti della strada e non solo.Le informazioniIntanto, anche a Sondrio aumenta il numero di cittadini che si recano alla sede della Polizia locale del capoluogo per chiedere delucidazioni sulla questione e arrivano i primi ricorsi contro il pagamento delle multe per divieto di sosta quando il parcometro è scaduto: «Ai cittadini – ha spiegato il comandante della Polizia Locale Mauro Bradanini – rispondiamo cercando di spiegare come stanno le cose e che, se vogliono presentare ricorso possono farlo al Prefetto o al giudice di pace. Poi, naturalmente, in caso di presentazione di ricorso si deciderà caso per caso».Al di là dei ricorsi, comunque, vista la confusione emersa sulla questione come aveva già segnalato nei giorni scorsi Bradanini sarebbe necessario un nuovo regolamento univoco deciso a livello centrale o comunque una modifica all’ articolo 7 del codice della strada. In questo senso in questi giorni lo stesso Bradanini sta avendo dei contatti telefonici con i suoi colleghi dei capoluoghi di mandamento di Valtellina e Valchiavenna «per cercare di capire – ha spiegato lo stesso comandante – le possibilità di agire sulla questione in maniera uniforme».Ciò che sembra ormai assodato, comunque, è che la questione non verrà risolta a livello “centrale” visto che come ha spiegato lo stesso Ministero dei trasporti «la regolamentazione della sosta è materia di competenza comunale e per irrogare penali o sanzioni pecuniarie nei confronti di chi sosta oltre il termine per cui chi ha pagato i Comuni devono ora emanare una specifica delibera». L’ unica concessione fatta dal Ministero del trasporti riguarda il fatto che nella legge delega per il nuovo Codice della strada «vengano indicati i principi generali a cui i Comuni devono attenersi, stabilendo il criterio che le multe non possono essere un’ ulteriore forma di tassazione indiretta del cittadino».Problema di competenzeLa posizione del Ministero dei Trasporti è condivisa dall’ Anci («La materia è competenza dei Comuni, che ne disciplinano le modalità con propri atti deliberativi; per ciò che l’ utente ha pagato i Comuni hanno piena titolarità di irrogare sanzioni pecuniarie sulla base di propri atti deliberativi già adottati o da adottare, secondo il Codice della Strada».), ma è diametralmente opposta a quanto sostengono, invece, le varie associazioni dei consumatori.«Sarebbe – ha spiegato il presidente di Codacons Carlo Rienzi una vera e propria giungla, visto che avendo ottomila Comuni avremmo ottomila regolamenti comunali e soprattutto ottomila penali differenti». Adoc, invece, parla di «lobby dei Comuni, che farebbero soldi facendo casa sulla sicurezza degli amministrati».
giuseppe maiorana

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