Multe da 30 euro in su per i negozianti E rimborsi per i clienti
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fonte:
- L`Eco di Bergamo
L’ ormai nota Legge di bilancio approvata il 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri darà il via libera – dal 1° luglio 2020 – alle temute sanzioni per i commercianti che non accetteranno pagamenti elettronici per qualsiasi importo tramite Pos (Point of sale), ovvero i dispositivi per saldare con carte di credito e bancomat. Di quanto si parla? Una multa minima di 30 euro per ogni operazione, oltre a un’ aggiunta del 4% del valore della transazione negata al cliente. In realtà, il Pos è obbligatorio dal 2012 per decreto del Governo Monti ma, a causa dell’ assenza di sanzioni, sono ancora tantissimi gli esercenti che non ne dispongono. Da luglio 2020 però non sarà più possibile negare ai clienti il pagamento elettronico, e questo per limitare il contante e incentivare una tracciabilità che potenzierà la lotta all’ evasione fiscale e alle forme di pagamento in nero, semplificando il monitoraggio dei flussi di denaro e l’ emergere di operazioni sospette. A preoccupare piccoli commercianti e Codacons le alte commissioni bancarie previste sui pagamenti elettronici, che hanno spinto il governo a chiudere gli accordi con gli operatori per un corposo taglio: l’ aggravio di spesa riguarderebbe anche i consumatori, costretti a spendere 77 euro annui a famiglia per far fronte all’ incremento dei prezzi. Per questo motivo il 1° luglio entrerà in vigore l’ articolo 22 del decreto fiscale, che prevede un bonus commissioni del 30% sotto forma di credito d’ imposta a favore degli esercenti con un volume d’ affari inferiore ai 400 mila euro l’ anno che accetteranno carte e bancomat. Rimborsi pensati però anche per i cittadini che sceglieranno di pagare con bancomat e/o carta nei settori in cui è presente un alto tasso di evasione: a gennaio di ogni anno – a partire dal 2021 – chi sceglierà il pagamento elettronico avrà diritto a un super bonus in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’ uso del contante, beneficiando di un «cashback» sull’ importo speso, ovvero di un rimborso fiscale pari a una percentuale del pagamento effettuato con strumenti alternativi al contante. M. B.
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Tags: commissioni, pagamenti, pos