Multa contro i commenti negativi Gli albergatori si dissociano
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fonte:
- Corriere di Bologna
«Noi le multe non le facciamo». I colleghi dell’ albergatore bolognese che con un cartello avvisa i suoi clienti che sono passibili di sanzioni se rilasciano on line commenti negativi sulla struttura, sono stupiti di fronte alla scelta del direttore dell’ Hotel Re Enzo, Cristian Maini, e non la condividono. «Niente multe, da noi si cerca di migliorare il servizio, se capitano recensioni false o errate le segnalo a Tripadvisor e dopo 2 o 3 giorni vengono rimosse», spiega Cristina Orsi, direttrice dell’ Art Hotel Orologio, tre stelle superior a due passi dal Crescentone. Certo, da parte di Orsi c’ è comprensione per il gesto compiuto dal collega: «A volte su internet si ha l’ impressione che alcune persone con cattiveria cerchino il più piccolo pretesto per attaccarti e questo dà noia. Poi però non giustifico la multa perché dall’ aver noia a sanzionare ne passa». Orsi rivela di essere stata anche lei vittima del ricatto delle recensioni negative e false, ma a suo parere la soluzione al fenomeno non c’ è al momento, quindi si prosegue sulla linea di rispondere a tutti i commenti: «Se sono positivi risponde lo staff, se sono negativi verifico e poi rispondo io in modo calmo». Non la pensa così Michele Piazzolla, direttore dell’ Hotel quattro stelle Corona D’ oro in via Oberdan: «Per me una soluzione alle false recensioni potrebbe essere quella di richiedere a chi vuole scriverne una su Tripadvisor di esibire una copia della ricevuta di soggiorno». Sul caso del collega albergatore che dà multe ai clienti sulla base di clausole contenute, secondo Maini «in alcuni contratti con tour operator», Piazzolla rimane basito: «Io lavoro con numerosi tour operator internazionali ma non l’ ho mai vista». «Magari – prova a darsi una spiegazione – ha avuto una brutta esperienza che l’ ha portato a evidenziare la clausola. Noi comunque non lo facciamo». Nessun rischio di multa nemmeno all’ Hotel Tre Vecchi di via Indipendenza. «Io se dovessi ritenere un commento lesivo della dignità dei lavoratori o della struttura andrei in sede legale», spiega il direttore Alberto Tinarelli, da 30 anni nel settore alberghiero. Anche lui nella «infinità di contratti con tour operator» non ha mai visto la clausola di cui parla il Maini. «Non mi sembra giusto intimorire il cliente con una multa – afferma il titolare dell’ albergo Drapperie, Guglielmo Carruba -. La prima regola rimane che il cliente ha sempre ragione». Dal Codacons Emilia Romagna, l’ avvocato Bruno Barbieri punta il dito sulla verifica dei commenti: chi decide che le recensioni siano davvero lesive o false? E consiglia i consumatori che dovessero essere colpiti da sanzioni: «Il consiglio all’ utente è di non pagare e se ha già pagato di far azione per aver indietro la somma qualora la critica non arrivi ad essere a livelli realmente lesivi della persona o della struttura». Barbieri rivela però che nessun cliente di albergo si è mai rivolto al Codacons per aver ricevuto multe da albergatori e che semmai capita che chi ha un piccolo albergo chieda il suo aiuto per difendersi dalle recensioni false su Tripadvisor.
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