UN «TICKET» sulla carne. Ad annunciare il «prelievo di natura parafiscale» per la sicurezza alimentare è il ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno. Il provvedimento – in fase di studio – potrebbe incidere sul costo della carne per finanziare interventi legati ai controlli sulla filiera e alla tutela del consumatore.
«Per gli interventi sulla Bse non basta l`ulteriore coperatura finanziaria di 92 milioni di euro richiesta» ha spiegato il ministro, che ieri si è recato a Palermo per un vertice organizzato dalla presidenza della Regione Sicilia. «È pertanto necessario – ha sottolineato – anche un intervento parafiscale sul sistema della filiera (l`intero ciclo di lavorazione della carne, ndr ); con un piccolo aumento sul costo delle carni sarà possibile trovare ulteriori risorse finanziarie».
Basandosi sugli attuali livelli di consumo, un aumento di cinque centesimi al chilo (circa 100 lire) sul prezzo finale della carne procurerebbe un gettito annuo di oltre 67 milioni di euro, pari a 130 miliardi di lire. Alemanno ha ribadito quindi l?intenzione di introdurre, sulla falsariga di quanto già disposto in Gran Bretagna, sostegni a favore delle persone colpite dalla variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob.
In tema di controlli Alemanno ha richiesto al commissario straordinario di Governo per l?emergenza Bse di avviare un monitoraggio su tutti i procedimenti giudiziari pendenti registrati negli ultimi dieci anni sulla macellazione clandestina e sull?impiego di farine animali nel settore zootecnico. «Il monitoraggio – spiega Alemanno – è finalizzato a concentrare gli sforzi investigativi nelle zone in cui sarà riscontrato il maggior numero di reati di questo tipo». I ministeri delle Politiche agricole e forestali e della Salute inviteranno, inoltre, le autorità territoriali a mobilitare i servizi veterinari regionali e ad istituire un programma di formazione permanente, attraverso corsi di aggiornamento e di riqualificazione professionale rivolti soprattutto al personale direttamente impiegato nei macelli.
«Entro il 1° giugno – ha concluso Alemanno – saremo pronti a partire con l?Anagrafe bovina nazionale. A tale scopo stiamo mettendo a punto le procedure informatiche che permetteranno di collegare tutte le anagrafi regionali, creando le basi necessarie per realizzare un efficace sistema di tracciabilità delle carni». Alemanno – per il quale i controlli sui bovini garantiscono il consumatore – si è detto comunque convinto che la variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob è arrivata dall?estero.
Immediate le reazioni all?ipotesi-ticket. La Confagricoltura intende approfondire la proposta del ministro, a patto che non venga adottata alcuna iniziativa che possa tradursi «in ingiustificati oneri sulle imprese di allevamento». Anche per Maurizio Ronconi (Ccd-Cdu), presidente della commissione Agricoltura del Senato, «l?ipotesi di un ticket per la sicurezza alimentare merita un`attenta valutazione», perché oltre ai risvolti positivi potrebbe «rappresentare un motivo in più di contrazione del mercato delle carni bovine».
Di segno opposto la reazione del Codacons, che ha definito la proposta del ministro Alemanno «un atto folle». «Il controlli effettuati sul cibo – afferma l?associazione dei consumatori – sono compito obbligatorio delle istituzioni pubbliche». Anche per l?Adusbef «è una vergogna che il governo addossi ai consumatori un ticket per la sicurezza alimentare».
Intanto, il professor Federico Piccoli, il neurologo che ha in cura la ragazza siciliana alla quale è stato diagnosticato un caso sospetto di variante del morbo di Creutzfeldt-Jacob, ha detto che conta di avere la chinacrina, il farmaco ordinato a Londra, già lunedì, in modo da poter subito iniziare la terapia.

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