Mottarone, accolta richiesta di un incidente probatorio
- fonte:
- Giornale di Sicilia
Sarà un incidente probatorio a stabilire che cosa è accaduto lo scorso 23 maggio alla funivia del Mottarone. Il gip Elena Ceriotti, a cui è passato il fascicolo dopo che il presidente del Tribunale Luigi Montefusco l’ha tolto al giudice Donatella Banci Buonamici, ha accolto la richiesta della difesa di Gabriele Tadini, il caposervizio dell’impianto unico agli arresti domiciliari. Le parti sono state convocate per l’8 luglio per il conferimento dell’incarico peritale. Dopo la scarcerazione dei tre indagati, un’altra decisione contraria alla linea della Procura di Verbania, che si era opposta all’incidente probatorio preferendo la strada dell’accertamento unico irripetibile. Nella battaglia legale sulle responsabilità dell’incidente in cui sono morte quattordici persone, dunque, le difese segnano un punto a loro favore.A chiedere l’incidente probatorio, lo scorso 3 giugno, era stato il legale di Tadini, l’avvocato Marcello Perillo del foro di Lecco, a cui si era poi associato il legale di Luigi Nerini, gestore della funivia, Pasquale Pantano. «Bisogna fare più in fretta», aveva det-to sostenendo la necessità di una perizia super partes sulla rottura del cavo trainante e sull’impianto frenante. La contrarietà del procuratore Olimpia Bossi, che coordina le indagini dei carabinieri sulla tragedia con il pm Laura Carrera,era stata netta. L’incidente probatorio, aveva detto, «impedirebbe l’individuazione di tutte le responsabilità, pregiudicando in modo irreversibile lo svolgimento delle attività di indagine». Non è così per il giudice Ceriotti che, accogliendo la richiesta, ha nominato come perito Antonio De Luca, professore di Tecnica delle costruzioMarco ni all’Università Federico II di Napoli. La decisione a 48 ore dall’avvio degli accertamenti tecnici irripetibili su computer, hard disk, cellulari e registratori per cui domani mattina si presenteranno in procura,a Verbania, gli avvocati di tutte le parti coinvolte, tra cui c’è anche il Codacons. «Siamo l’unica associazione ammessa dal Gip come parte offesa nell’inchiestainchiesta, una decisione importantissima che conferma ancora una volta il ruolo del Codacons-spiega il presidente, Carlo Rienzi -. Grazie all’ammissione nel procedimento, potremo ora seguire tutte le fasi dell’inchiesta e apportare un concreto contributo al miglioramento della sicurezza nel settore dei trasporti, nell’interesse di tutti gli utenti che utilizzano funivie e servizi affini», conclude Rienzi. A tre settimane dal crollo della cabina della funivia, intanto, non si placano le polemiche per la sostituzione del gip. Un «fatto gravissimo, che non trova certo giustificazione in implausibili formalismi burocratici», sostiene in una nota la Giunta dell’Unione delle Camere Penali, che ha proclamato l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 24 e 25 giugno e ha indetto per la giornata del 25 giugno una manifestazione nazionale in Roma. Sul caso il Csm ha aperto una pratica.
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