Motoscafi di Stato niente abusi
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fonte:
- Corriere del Veneto
VENEZIA Per la maggior parte dei circa sessanta viaggi contestati ha trovato la documentazione relativa e dunque erano in piena regola. Per gli altri ha verificato che sono avvenuti in ogni caso nel rispetto di norme sull’uso dei mezzi. Dopo una lunga indagine e dopo aver sentito anche un paio di comandanti e un tenente colonnello della Guardia di Finanza che si occupavano della gestione della flotta di mezzi navali, il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Mastelloni ha deciso che non c’è stato nessun reato o abuso nei cosiddetti «motoscafi di Stato». Nei giorni scorsi il magistrato ha inviato al Gip di Venezia una richiesta di archiviazione del fascicolo, aperto proprio sulla base di una segnalazione da parte della nota associazione dei consumatori. Nel mirino del Codacons, sull’onda dello scandalo Speciale (il comandante delle fiamme gialle che aveva fatto viaggiare su un aereo di servizio un carico di spigole per un pranzo, caso in realtà anch’esso finito nel nulla), era finita una lista di trasporti «anomali» in motoscafo a vantaggio di ministri, sottosegretari e vari esponenti politici tra il 2003 e il 2007. Secondo i consumatori quegli spostamenti erano illegittimi e avrebbero dunque configurato un abuso. Mastelloni ha invece verificato che o erano stati ufficialmente consentiti, oppure c’era stato un accordo verbale delle gerarchie, comunque rispettoso di due circolari del 1988 e del 1994: si trattava infatti di personalità istituzionali in visita a Venezia, come per esempio i ministri Marzano, Tremonti e Urbani e questo era consentito per il prestigio del corpo, fatte salve solo eventuali situazioni di emergenza in cui quelle imbarcazioni servissero per altri scopi. Ora toccherà al giudice decidere se archiviare o meno il caso, alla luce anche della possibile opposizione del Codacons.
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