Motoscafi blu, ora si muove la Procura

Motoscafi blu, ora si muove la Procura Verifiche su 44 viaggi di politici su mezzi della Finanza

Accertamenti della Procura sull’uso da parte di politici di mezzi delle forze dell’ordine, in particolare motoscafi della Guardia di Finanza: «Al momento», chiarisce il procuratore Vittorio Borraccetti, «non ci sono indagati e non è stata formulata alcuna ipotesi di reato». A presentare un esposto – alla vigilia delle elezioni – chiedendo chiarimenti su 44 «viaggi di Stato» a Venezia tra il 2001 e il 2007 era stato il presidente del Codacons Carlo Rienzi, candidato nel collegio veneziano: nei giorni scorsi, il procuratore aggiunto Carlo Mastelloni ha incaricato la polizia giudiziaria di acquisire presso la Guardia di finanza veneziana la documentazione relativa all’utilizzo dei motoscafi di servizio da parte di ministri, sottosegretari, politici e il relativo regolamento, per verificare eventuali abusi. Un accertamento già fatto: l’utilizzo dei motoscafi blu a Venezia, infatti, è già stato al centro di un’interrogazione parlamentare del pdl (allora, an) Maurizio Gasparri, in seguito alla quale la Guardia di finanza veneziana aveva inviato i brogliacci al Parlamento, segnalando che i mezzi erano stati utilizzati da ministri o sottosegretari per motivi di servizio: il ministero dell’Economia utilizza mezzi della Finanza per gli spostamenti istituzionali. Quella stessa documentazione è ora alla base dell’esposto presentato da Rienzi: «Si tratta principalmente di spostamenti avvenuti in motoscafo all’interno del centro storico di Venezia, o dall’aeroporto al centro storico. Coloro che più di tutti hanno utilizzato i mezzi della finanza sul territorio di Venezia, sono i ministri economici che nel tempo si sono susseguiti: Giulio Tremonti, Antonio Marzano, Vincenzo Visco e Tommaso Padoa Schioppa, e gli onorevoli Nicola Bono e Danielle Gattegno entrambi sottosegretari ai beni culturali, tutti accompagnati dalla propria scorta».

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