1 Novembre 2010

Moto, cucine e internet: ripartono gli sconti

Moto, cucine e internet: ripartono gli sconti
 

Ripartono dopodomani – mercoledì 3 novembre – gli incentivi sui motorini. Procedura e requisiti sono gli stessi della scorsa primavera, ma cambia il meccanismo di divisione dei fondi: ad aprile erano stati stanziati 12 milioni di euro, adesso ce ne sono circa 110, che però dovranno essere divisi tra tutti e dieci i settori agevolati dal Dl 40/2010.E’ il risultato del decreto firmato il 21 ottobre dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, con cui sono state raggruppate in un unico fondo tutte le risorse rimaste finora inutilizzate. In questo modo, le categorie che hanno già bruciato il plafond iniziale avranno nuove risorse, mentre le altre vedranno la propria dotazione "erosa" dai settori più gettonati. E’ quello che succederà, probabilmente, agli impianti per l’ efficienza energetica industriale, per i quali finora è stato prenotato meno dello 0,5% dei 10 milioni stanziati.Oltre che per i motorini, la creazione di un unico fondo comporta la riapertura dei termini anche per la nautica e le macchine agricole. Ma, di fatto, potrebbe esserci l’ effetto di una riapertura degli incentivi anche per la banda larga (i cui fondi erano stati quasi esauriti), le cucine (90% di fondi prenotati) e gli elettrodomestici (71%). Più difficile, invece, pensare a un rilancio delle case ad alta efficienza energetica: finora i rogiti sono stati meno di 2.900, probabilmente per la scarsità sul mercato di immobili con i requisiti richiesti.Proprio la definizione dei requisiti e dei settori agevolati, insieme alla limitatezza delle risorse iniziali (300 milioni) avevano attirato dure critiche al Dl incentivi. Critiche che il Codacons e altre associazioni di consumatori hanno ripetuto anche in occasione del rifinanziamento deciso da Romani.Questo il calendario previsto: oggi (1° novembre) nei negozi aperti si potranno ancora prenotare i prodotti secondo le vecchie regole (esclusi, quindi, motorini, nautica e macchine agricole); domani il sito dedicato non sarà operativo, per adeguare le procedure; da mercoledì si potrà partire con gli acquisti a valere sul nuovo fondo unico.I fondi vanno richiesti entro la fine dell’ anno, ma conviene attivarsi rapidamente, per evitare che altri soggetti – magari le imprese nautiche o agricole – facciano la parte del leone.L’ incentivo può essere chiesto direttamente al negoziante o al rivenditore che abbia aderito all’ iniziativa e, se i fondi sono disponibili, si traduce in uno sconto sul prezzo d’ acquisto. Ad esempio, per i motocicli "euro 3" con potenza fino a 70kW, è il 10% sul prezzo, fino a un massimo di 750 euro. Per ottenere il bonus, il consumatore deve avere con sé un documento d’ identità e il codice fiscale. A volte, poi, possono servire documenti aggiuntivi, come la copia della carta di circolazione e del certificato di rottamazione del vecchio motorino (ma non per chi ne acquista uno ibrido o elettrico).Già la scorsa primavera, l’ associazione Adiconsum aveva suggerito di cominciare prenotando il prodotto, per poi perfezionare il pagamento solo dopo aver avuto conferma dello sconto: un consiglio che resta valido anche oggi (quanto meno per chi, senza il bonus, non farebbe l’ acquisto). Altroconsumo, invece, ricorda che – con la sola eccezione delle case ad alta efficienza – gli incentivi non sono cumulabili con altri previsti sugli stessi prodotti. Ad esempio, chi vuol cambiare il frigo di una cucina componibile dovrà valutare se non sia più conveniente l’ agevolazione introdotta con la Finanziaria 2007: una detrazione fiscale del 20% su una spesa massima di 1.000 euro, da sottrarre in un’ unica rata nella dichiarazione dei redditi.Nelle schede a destra sono indicati gli sconti e i requisiti per le principali categorie di prodotti incentivati destinati alle famiglie. A queste si aggiunge la nautica, in cui si può ottenere il 20% del prezzo di sostituzione di motori fuoribordo fino a 75 kW, con uno sconto massimo di 1.000 euro. La misura è stata criticata perché non riguarderebbe un consumo di stretta necessità, ma in realtà nella prima tornata è stata usata da meno di 1.400 consumatori: dei 20 milioni stanziati in questo settore, 18,9 sono andati a 155 imprese.
 

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