Morti sospette, il medico vuole difendersi
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fonte:
- La Provincia di Como
saronno il legale dell’ ex vice primario leonardo cazzaniga ha chiesto lo spostamento del processo «è sereno e determinato». all’ udienza preliminare di ieri, invece, non c’ era l’ infermiera laura taroni
Udienza preliminare ieri mattina in tribunale a Busto Arsizio per l’ inchiesta “Angeli e Demoni” che vede coinvolti in particolare Leonardo Cazzaniga, vice primario del pronto soccorso di Saronno e l’ infermiera Laura Taroni. Sono iniziate, davanti al giudice del tribunale di Busto, Sara Cipolla, le udienze per le morti sospette in corsia a Saronno: in attesa di un eventuale rinvio a giudizio non ci sono solo i due amanti, che devono rispondere di omicidio volontario. Cazzaniga deve rispondere della morte di quattro pazienti e in concorso con l’ amante, Laura Taroni, anche del decesso del marito di lei, Massimo Guerra. In attesa della decisione sul rinvio a giudizio ci sono, infatti, anche tutti gli altri indagati, in particolare diversi medici della struttura di Saronno. Tra una settimana L’ udienza è stata aggiornata al 25 di luglio, martedì prossimo, quando il giudice deciderà a proposito delle partici civili che ieri mattina hanno presentato richiesta di costituzione di parte civile. Potrebbero essere decine le richieste che dovranno essere valutate in previsione di un eventuale accoglimento: tra le più rilevanti, oltre a quelle dei familiari delle vittime, hanno presentato richiesta Codacons, Federconsumatori Varese, Asst Valle Olona, Ordine medici Milano, Federazione medici Ipasvi (infermieri), associazione di consumatori Codici, Tribunale del Malato. In aula era presente anche Leonardo Cazzaniga, difeso dall’ avvocato del Foro di Brescia, Ennio Buffoli: «È determinato a difendersi – ha spiegato il legale – è sereno e determinato». Il legale ha chiesto lo spostamento del processo in un’ altra sede presentando una richiesta di rimessione per incompatibilità ambientale: «Si chiede alla Cassazione – spiega il legale di Brescia – se ci sono gli elementi per lo spostamento della sede quando c’ è il sospetto circa la serenità di giudizio di tutte le parti, non solo da parte di chi deve giudicare». «L’ abbiamo depositata – ha confermato il legale – e verrà trasmessa in Cassazione. Credo ci vorranno un paio di mesi». C’ erano anche i familiari delle vittime per le quali la Procura di Busto Arsizio (titolare del fascicolo il Pm Maria Cristina Ria) ha proceduto per omicidio volontario. «Noi chiediamo giustizia – ribadiscono moglie e figlie di Angelo Lauria, 69 anni morto in ospedale a Saronno 9 aprile del 2013 – quello che è successo è stato assurdo. Doveva fare una visita e invece è morto. Abbiamo vissuto due situazioni davvero scioccanti. La prima quando è morto, poi quando è venuta fuori tutta questa storia. Una vicenda troppo dolorosa. E ora ci aspettiamo che chi ha sbagliato paghi». I familiari C’ erano anche i familiari di Massimo Guerra, il marito di Laura Taroni, ma hanno preferito non commentare la vicenda. L’ infermiera, invece, tuttora in carcere, non era presente nell’ aula di Busto Arsizio. C’ era, invece, l’ avvocato Carlo Basilico, in rappresentanza dell’ infermiera Clelia Leto, la donna simbolo dell’ inchiesta, la cui denuncia ha scoperchiato il calderone. Si torna in aula tra una settimana quando si saprà quali richieste sono state accolte. Per le richieste della Procura rispetto ai rinvii a giudizio si dovrà attendere invece qualche altra udienza, magari subito dopo le vacanze.
pino vaccaro
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Tags: Leonardo Cazzaniga, Saronno