Morti bianche è giro di vite
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fonte:
- La Sicilia.it
Morti bianche, giro di vite della prefettura di Ragusa. E` stato l`ultimo episodio verificatosi in un`azienda del capoluogo, ad attivare una serie di procedure che l`Ufficio territoriale del Governo ritiene indispensabili per evitare che si verifichino altri episodi del genere. Il prefetto Marcello Ciliberti ha ritenuto opportuno richiamare ancora una volta l`attenzione, in particolare, dell`Ispettorato provinciale del lavoro, dell`Azienda sanitaria locale, dei Comuni e della Provincia regionale in ordine al grave problema della sicurezza nei luoghi di lavoro. «Nella circostanza – si afferma da palazzo del Governo – è stata evidenziata la necessità di adottare, in osservanza a quanto previsto dai decreti legislativi 626/94 e 496/96, tutte le misure indispensabili per attuare una più efficace politica di sicurezza anche attraverso una forte intensificazione dei controlli previsti dalla legge con più frequenti e sistematiche ispezioni particolarmente nei settori a più alto rischio di incidenti tra i quali quelli edili ed industriali. Sono stati quindi sollecitati diversi organi istituzionali ad avviare da subito l`attività di vigilanza e definire un mirato programma di verifiche finalizzato ad accertare l`attuale stato di attuazione della normativa in materia di prevenzione infortunistica, sanzionando con il massimo rigore eventuali comportamenti omissivi e violazioni di legge». La Prefettura precisa altresì che «analoghe sollecitazioni sono state rivolte ai sindaci perchè dispongano attraverso la Polizia municipale la effettuazione di capillari controlli nei cantieri edili allo scopo di verificarne le attuali condizioni di sicurezza nell`interesse e a tutela dei lavoratori addetti». L`iniziativa del prefetto si inserisce in un`ottica di prevenzione e di sicurezza generale che nei vari settori di intervento richiede l`avvio di mirati programmi volti a riverificare le attuali condizioni di sicurezza dei vari contesti lavorativi ed a sensibilizzare i lavoratori a conoscere meglio i rischi incombenti nel proprio ambito lavorativo e ad assumere di conseguenza corretti comportamenti di autoprotezione. Sull`episodio di Ragusa si registra anche l`intervento del Codacons. «La causa di tutto ciò – afferma il segretario nazionale Francesco Tanasi – risiede nello scarso rispetto delle norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro, con la conseguente crescita degli incidenti. Per evitare il ripetersi delle cosiddette »morti bianche« è indispensabile inasprire le sanzioni per le aziende che non rispettano le disposizioni di legge, e prevedere per le stesse il ritiro delle licenze e delle autorizzazioni ad operare».
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