4 Marzo 2002

Morte anche bimba e baby sitter

I medici hanno accertato il decesso di Lethicia, 6 anni,
e di Valeria Lopez, 25 anni, dopo una diagnosi disperata
Rogo al ristorante di Trezzano
Morte anche bimba e baby sitter
Il sì della mamma all`espianto degli organi

MILANO – Morte anche Lethicia, 6 anni, e Valeria Lopez, 25 anni: sono loro le altre due vittime dell`incendio scoppiato venerdì sera al ristorante di Trezzano sul Naviglio e che ha già ucciso per asfissia il piccolo Leonel, cinque anni, fratellino di Lethicia. I medici, che avevano diagnosticato una morte cerebrale, dopo il periodo di osservazione previsto per legge hanno accertato il decesso sia della piccola che della giovane. La madre della bambina, Eva Dos Anos, 35 anni, ha dato l`assenso al prelievo degli organi. Nelle prossime ore si procederà all`espianto. L`ospedale, con l`aiuto del viceconsole brasiliano a Milano, sta tentando di contattare i familiari di Valeria, in Brasile, per valutare la disponibilità alla donazione degli organi.

Eugenio Vignati, direttore sanitario degli Icp-Mangiagalli, l`Azienda ospedaliera a cui fa capo la clinica pediatrica De Marchi, ha spiegato che la commissione speciale per l`osservazione e l`accertamento della morte delle due è stata nominata stamane alle 10. Ma già da subito le speranze di una smentita della morte cerebrale diagnosticata sono sembrate disperate: “Come ieri – ha proseguito il direttore – non c`era alcuna aspettativa. La bambina è arrivata in ospedale di fatto già con la diagnosi di morte cerebrale: aveva un arresto cardiocircolatorio e le sue condizioni erano già irrimediabilmente compromesse“.

Lethicia è stata così per 24-30 ore attaccata alle macchine “nel rispetto della vita“, in una cameretta singola nel reparto di terapia intensiva della clinica, nel rispetto della privacy e per garantire la tranquillità degli altri bambini ricoverati.

A fianco della bambina anche oggi come ieri la madre Eva Dos Anjos, il fratello Wagner, 17 anni, e altri amici e conoscenti. La donna, distrutta dal dolore già per la morte dell`altro figlio Leonel, continua a piangere e non crede ancora a quanto è accaduto.

E quanto è accaduto risale a venerdì sera quando, nel ristorante Bufalo Vichingo, è scoppiato un incendio che ha divorato la mansarda dove erano i due fratellini, Leonel e Lethicia, e la loro baby sitter, Valeria Lopez. Tutto è accaduto nel piccolo sottotetto di una cinquantina di metri quadrati: dai primi accertamenti (altri ce ne vorranno per chiarire l`esatta dinamica) si è verificato un corto circuito in una lavatrice. Scintille e fiamme si sono estese bruciando tutto, dal tetto al pavimento, e si è verificata anche una sorta di esplosione. In quel momento al piano terra del locale (il primo piano era chiuso) è scoppiato il finimondo: la trentina di persone che vi mangiavano sono state circondate dal fumo mentre la mansarda e il suo tetto sono andati in briciole. Tutti i clienti e i dipendenti sono usciti e solo a quel punto Eva Dos Anos si è accorta che mancavano i figlioletti. Nel frattempo erano arrivati, con molti mezzi, i vigili del fuoco e le ambulanze: i pompieri sono riusciti a raggiungere con grande fatica il piccolo locale senza finestre dove i due bimbi e Valeria avevano cercato rifugio ed avevano perso conoscenza.

Nell`opera di soccorso cinque vigili del fuoco sono rimasti intossicati o ustionati da materiale incandescente (dovuto anche al fatto che nella mansarda vi era del detersivo che ha avuto un effetto corrosivo) che cadeva dappertutto. Tutti i pompieri non hanno avuto gravi conseguenze: il più grave ha riportato ustioni di terzo grado alle gambe. Tragica, invece, la fine dei bambini e della lor baby sitter: quando sono giunti in ospedale, per Leonel non c`è stato più nulla da fare. Ma anche le speranze di salvare la sua sorellina e la baby sitter (sottoposta ad un intervento chirurgico) sono apparse subito disperate. Oggi, la diagnosi di morte cerebrale.

I carabinieri, che conducono le indagini, hanno accertato che i sistemi anti-incendio e di sicurezza erano in regola. E il Codacons annuncia un esposto perché venga verificata l`abitabilità della mansarda, ritenendolo un problema più generale. Non si sa ancora, invece, se la cameriera brasiliana fosse in regola con i permessi di soggiorno. Il gestore del ristorante, Antonello Caracciolo, ha detto ai militari che indagano che la donna lavorava saltuariamente.

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