29 Gennaio 2019

MONZA SOFFOCA: E’ LA TERZA CITTA’ PIU’ INQUINATA D’ ITALIA

MONZA (czi) La classifica anche questa volta è stata impietosa, quasi quanto il nome, «Mal’ aria», dato da Legambiente alla sua ultima indagine sull’ inquinamento atmosferico. Una classifica, sull’ aria che respiriamo, che ha piazzato Monza nel non invidiabile podio di terza città più inquinata dopo Brescia e Lodi. L’ indagine 2018 prende in considerazione i capoluoghi di provincia che hanno superato i limiti giornalieri per le polveri sottili o per l’ ozono. E i numeri parlano chiaro: in ben 140 giorni Monza è andata oltre i limiti. Per 51 giorni per quanto concerne il Pm 10 e 89 per l’ ozono. All’ analisi di Legambiente ha replicato l’ assessore regionale all’ Ambiente Raffaele Cattaneo che, dati alla mano, ha dimostrato come la qualità dell’ aria nella nostra regione negli ultimi anni sia invece migliorata. Ne riferiamo a pagina 45. Esposto Codacons Intanto, l’ indagine di Legambiente ha stuzzicato il Codacons che presenterà un esposto in Procura. «I numeri sono preoccupanti. Il limite di 50 microgrammi al metro cubo non andrebbe superato per più di 35 giorni. Sono dati che spaventano perché indicativi di un’ aria malsana e poco respirabile, sicuramente anche dovuti ad un eccessivo utilizzo della auto a scapito di mezzi di trasporto meno inquinanti e più ecologici». Dall’ associazione viene lanciato l’ invito a studiare rimedi, alternative e viene data motivazione all’ esposto: «Visti i risultati, a nulla sono serviti i rimedi assunti. Serve qualcosa di più incisivo e interventi immediati, per diminuire drasticamente l’ inquinamento dell’ aria. E’ diritto dei cittadini poter vivere in una città dove aria e ambiente siano salubri. C’ è da verificare se in questa situazione non ci sia la responsabilità dell’ Amministrazione, che non sembrerebbe aver agito con tutti i propri mezzi per eliminare il problema. Per questo, presenteremo un esposto in Procura, richiedendo di vagliare se non ci siano responsabilità in questa preoccupante e persistente presenza di smog». Qui Amministrazione « L’ indagine di Legambiente osserva l’ assessore al Territorio e Ambiente, Martina Sassoli – conferma che il nostro territorio è costretto a combattere contro i mulini a vento. Purtroppo le strategie intraprese come Amministrazione sul fronte dell’ urbanistica, della mobilità e ambiente, da sole non bastano. Abbiamo puntato forte sulla metropolitana, ma sui benefici arriveranno tra dieci, quindici, vent’ anni. Ecco, allora, perché chiediamo con forza a Regione Lombardia di intervenire. Subito e con determinazione». L’ assessore alla Mobilità, Federico Arena punta invece sulla campagna di sensibilizzazione e soprattutto sul nuovo contratto del trasporto pubblico che entrerà in vigore dal 2020. «Al netto di polemiche e propaganda, è chiaro che il problema c’ è, ma è anche vero che se il problema delle polveri sottili ha incidenza del 23% sull’ inquinamento generale. Se togliessimo dalle strade le auto e i mezzi più vetusti e inquinamenti sarebbe una buona cosa, ma è bene sapere che risolveremmo solo il 23% del problema. Purtroppo, le frenate e l’ impatto degli pneumatici, i riscaldamenti di case, negozi e uffici sono fattori che hanno più incidenza. Noi attendiamo con trepidazione la metropolitana e il nuovo contratto di trasporto pubblico, abbiamo in programma interventi sulle ciclabili. Confidiamo molto in queste opportunità, ma c’ è molto da fare in altri versanti». L’ assessore esclude poi interventi «a spot» nel breve periodo come controlli particolari ai varchi della città, targhe alterne o domeniche a piedi. «Gli agenti fanno già il loro e considerando l’ organico ridotto sarebbe impensabile dislocarli a tutti gli ingressi della città. Se parliamo di sensibilizzazione, faremo la nostra parte, ma se mi chiedete di singole iniziative come le domeniche a piedi, la risposta è no. Sono cose che lasciano il tempo che trovano».

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