6 Febbraio 2002

Montedison respinge Sai

Montedison respinge Sai


«No» del Cda all`offerta. Fondiaria fissa l`assemblea per il 28


MILANO – Montedison non ci sta: respinge l`offerta Sai, giudicandola non conforme alla lettera del tre gennaio, riservandosi al contempo la possibilità di esaminare la situazione punto per punto, e informa Toro della proposta Sai. Quella presa dal consiglio di amministrazione, durato poco più di un paio d`ore, è stata una decisione unanime.


Come ampiamente previsto, la mossa di Sai, che ha trovato tre acquirenti per la quota del 22,3% di Fondiaria in mano a Montedison, non è stata risolutiva. La società di piazzetta Bossi è sembrata appellarsi al fatto che i compratori sono tre e non uno, e inoltre vuole verificare l`effettiva «certezza e irretrattabilità di tutti i pagamenti previsti». Insomma, un modo per prendere tempo e per non dare subito partita vinta a Sai, fedele al detto «si vis pacem para bellum».


Anche la Consob intende vederci chiaro, e quattro associazioni dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) la strattonano: il nulla osta al trasferimento delle quote azionarie di Fondiaria, possedute da Montedison, a Jp Morgan, Interbanca e Francesco Micheli, va negato. A giudizio delle quattro associazioni, la proposta di acquisto del 22,2% di Fondiaria «costituisce un`azione di concerto, messa in piedi da Sai per eludere l`obbligo di offerta pubblica di acquisto». In effetti, gli accordi tra i tre acquirenti e Sai, emersi a seguito delle richieste della Consob, sembrano profilare un`azione concertata.


In base ad essi, Sai ha ottenuto il diritto di ricomprare le singole quote di Fondiaria, rilevate da Interbanca, Jp Morgan e Francesco Micheli. Sai potrà riacquistare le azioni al prezzo di 6,7 euro (più un rendimento finanziario).


Per assicurarsi tale opzione, Sai ha versato 2,8 euro (dunque l`esborso totale in caso di esercizio del`opzione sarebbe pari proprio a 9,5 euro per azione). Dal canto suo, i tre acquirenti avranno la possibilità di vendere le proprie azioni a Sai al prezzo di 6,7 euro (più un rendimento finanziario), scaduti due anni di vincolo, ma non oltre cinque, dall`effettivo possesso dei titoli Fondiaria. Ma anche nel caso in cui Sai comprasse tutte le quote, non supererebbe il limite del 30% di Fondiaria, tale da costringerla all`opa, perché la compagnia dell`ingegner Ligresti ha già annunciato che venderà sul mercato una quota pari a circa il 2%. Scendendo così intorno al 29%.


Anche se fosse provato il concerto, è dunque possibile che il massimo della sanzione da infliggere a Sai possa essere soltanto una multa, nemmeno salata.


Fondiaria intanto si prepara all`assemblea del 28 febbraio, come ha deciso il Cda della società fiorentina, assecondando le richieste di Montedison, «pur esprimendo ogni riserva su tale iniziativa». All`ordine del giorno «la sostituzione, previa eventuale revoca, degli attuali amministratori».



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