12 Settembre 2013

Monte Pascili, ora tocca ai rapporti con la politica

Monte Pascili, ora tocca ai rapporti con la politica

Primo vaglio per la bozza del nuovo piano di ristrutturazione di Monte dei Paschi imposto da Bruxelles con la mediazione del Tesoro mentre la Procura apre un fascicolo sui rapporti con la politica. Il Consiglio di amministrazione che si è riunito ieri a Siena, presieduto da Alessandro Profumo e durato tre ore, è servito per mettere a punto quel lavoro di cesello necessario al piano industriale, che attende il varo definitivo nel Cda del 24 settembre per essere poi inviato al ministero dell’ Economia e alla Commissione europea, da cui dovrà arrivare l’ ok ai Monti Bond. L’ entrata in vigore del documento, dopo gli ultimi passaggi tecnici in sede italiana ed europea, dovrebbe avvenire entro due mesi. Ieri sono state illustrate le linee guida – senza entrare nei dettagli – di un impianto che resta quello conosciuto: il piano, nel quale la banca ha «fiducia possa essere attrattivo per il mercato», impone una maxi ricapitalizzazione da 2,5 miliardi da effettuare entro novembre 2014, sul quale potrebbero mettere mano altre banche così come fondi esteri, o in alternativa la nazionalizzazione della banca (che tra l’ altro peserebbe non poco sui conti pubblici). Altri elementi sono l’ emissione di Btp, per non incorrere nella temutissima voce aiuti di Stato, e la drastica riduzione della quota azionaria della Fondazione Mps, la cui neopresidente appena insediata Antonella Mansi dovrà affrontare l’ allontanamento dalla banca, passando dall’ attuale 33% a – parenon più del 5%. Altro punto fondamentale da chiarire riguarda le nuove ricadute sull’ occupazione, visto che il piano quinquennale che la banca senese si appresta a varare sarà comunque di lacrime e sangue, con esuberi che le voci ricorrenti danno nell’ ordine delle migliaia, e non delle centinaia. La preoccupazione dei sindacati è palpabile: ieri la Fisac Cgil ha dato vita ad un presidio di protesta in piazza Salimbeni, e i sindacati tutti hanno già ribadito la loro contrarietà ad altri tagli occupazionali, mentre la Fiba Cisl chiede che i lavoratori siano coinvolti nella ristrutturazione «con formule partecipative». Ancora non è chiaro se Mps incontrerà ufficialmente i sindacati prima del 24, o se la trattativa sarà rinviata a quando il piano sarà definitivo. Di sicuro, secondo le richieste formulate dal commissario Ue Joaquin Almunia, oltre a procedere alla ricapitalizzazione, Mps dovrà tagliare ulteriormente i costi (la banca avrebbe individuato altri 100 milioni di spese da tagliare), ridurre l’ esposizione sui titoli di Stato italiani in portafoglio (sono 25miliardi) e cambiare il modello di business. A Piazza Affari, dopo il tonfo dell’ altro giorno che aveva portato Mps a va lere meno dell’ aumento di capitale imposto da Bruxelles (2,33 miliardi contro 2,5), ieri c’ è stato un rimbalzo: trainato dall’ intero listino, e dal comparto dei bancari in particolare, il titolo Mps è volato a +3,7%. Sul fronte giudiziario, intanto, l’ ex presidente del collegio sindacale di Mps, Tommaso di Tanno, si è presentato alla Procura di Siena per essere ascoltato in relazione all’ inchiesta su Banca Antonveneta chiusa il 30 luglio. Oltre a Di Tanno sono indagate altre otto persone. E la Procura di Siena avrebbe anche aperto un nuovo fascicolo sui presunti rapporti tra gli ex vertici del Monte dei Paschi e la politica. Al momento non ci sarebbero indagati. Nel fascicolo, aperto dai pm Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, comparirebbero una serie di stralci tecnici riferibili all’ inchiesta sull’ acquisizione di Antonveneta da parte di Mps. Dalle carte emergerebbero omissis di alcuni interrogatori, che sarebbero confluiti nel nuovo fascicolo. Inoltre nei mesi scorsi i pm senesi, insieme alla Procura di Firenze, avrebbero sentito come persone informate sui fatti alcuni politici locali, per ricostruire eventuali rapporti tra politica e banca. E continua anche la battaglia del Codacons, che chiede di accertare se il ministero dell’ Economia e Mps abbiano diffuso informazioni omissive e fuorvianti al mercato, attraverso alcuni comunicati emessi nei giorni scorsi. L’ associazione di consumatori chiede alla magistratura di accertare se la diffusione di informazioni «parziali, e in quanto tali potenzialmente fuorvianti», abbia generato disorientamento nell’ opinione pubblica e incertezza sui mercati ed abbia condizionato il prezzo delle quotazioni. In particolare, sollecita a verificare se Mps abbia omesso di rappresentare al mercato in modo adeguato il rischio di una possibile diluizione per gli azionisti a fronte dell’ aumento di capitale.

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this