MONOSSIDO: FAMIGLIA EGIZIANA INTOSSICATA, 2 RAGAZZE RICOVERATE
Una famiglia di cinque persone è rimasta intossicata a Milano per l’esalazione di monossido di carbonio, probabilmente causata dal malfunzionamento di una stufa. Si tratta dell’ennesima scampata strage, che spesso passa sotto silenzio. Gli ultimi casi analoghi verificatosi nel milanese sono avvenuti pochissimi giorni fa: il 3 dicembre a Turbigo ed il 27 novembre a Rho. Troppi episodi per poter parlare di fatti accidentali.
La verità è che i comuni con più di 40.000 abitanti, come quello di Milano, e la Provincia di Milano, competente nella restante parte del territorio, non effettuano abbastanza controlli. La legge prescrive che questi enti effettuino, con cadenza almeno biennale, anche avvalendosi di organismi esterni aventi specifica competenza tecnica, i controlli necessari ad accertare l’effettivo stato di manutenzione e di esercizio degli impianti termici. Peraltro questi controlli sono a spese dei consumatori, dunque non gravano nemmeno sulle casse dell’erario. Ma i controlli sono pochissimi, specie da parte dei comuni. Spesso ci si limita a fare convenzioni, a stampare volantini mal distribuiti e stop.
Per questo il Codacons invita i consumatori ad effettuare autonomamente la regolare manutenzione degli impianti. La sicurezza è importante. Inoltre una buona manutenzione, non solo dei dispositivi di sicurezza ma anche dell’efficienza della caldaia, può consentire un risparmio dei consumi del 10-20%. E con i costi attuali del gasolio da riscaldamento non è poco. Per questo, oltre a controllare la presa d’aria e la canna fumaria, è utile controllare anche la pulizia del bruciatore e fare una verifica della combustione. Come evitare, però, una stangata?
Ecco i consigli del Codacons:
- Rivolgetevi solo a tecnici e ditte abilitate in possesso dei requisiti di legge (Legge 46/90);
- Verificate che gli operatori siano regolarmente iscritti alla Camera di Commercio;
- Non rivolgetevi a Pronti interventi vari;
- Chiedete prima un preventivo completo (ad esempio che comprenda l’uscita, il controllo della canna fumaria…);
- Al termine del controllo fatevi rilasciare copia del rapporto di prova. Un documento che attesti il buon funzionamento dell’impianto è utile anche per dimostrare di essere in regola rispetto a possibili controlli pubblici. Il risultato deve essere riportato sul "libretto d’impianto";
- Fatevi rilasciare regolare fattura;
- Valutate l’opportunità di stipulare con l’azienda abilitata ai controlli un contratto biennale, che mette al riparo da qualsiasi sorpresa, essendo messi nero su bianco i termini dell’accordo.
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