19 Settembre 2006

Molestie alle donne: poche denunciano ma il disagio cresce

SICUREZZA Escalation preoccupante
Molestie alle donne: poche denunciano ma il disagio cresce

Commenti estetici di bassa lega, insulti, perfino piccole aggressioni: Modena non fa eccezione alle altre cittĂ  in fatto di molestia alle donne. La vita al femminile non è tutta rose e fiori, anche se poi fortunatamente si tratta di molestie che nella maggior parte dei casi non terminano drammaticamente. “E` una realtĂ  cui dobbiamo abituarci?“ Domanda Giovanni Bertoldi segretario provinciale Psi. “Esprimo – aggiunge – la mia preoccupazione per questo fenomeno che soprattutto gli extracomunitari praticano nei confronti delle donne. Ai casi piĂą eclatanti di donne segregate, violentate, uccise, si affianca una realtĂ  diffusa e spesso sottostimata di squallide violenze, o piccole aggressioni. In questi casi la donna è oggetto di attenzioni non volute, spesso non solo verbali“ “ Tali abusi – prosegue Bertoldi – quasi mai vengono denunciati e non fanno notizia: avvengono sugli autobus, in stazione, nei parchi, nelle vie del centro. Nessuno può ormai sentirsi tranquillo e, d`altra parte, se si parla coi modenesi, è facile rendersi conto di quanto sia comune e condiviso questo senso di insicurezza“. Il segretario Psi mette poi in risalto l`inadeguatezza del comportamento degli uomini modenesi, che si dimostrano incapaci di svolgere un adeguato ruolo protettivo. A questo punto Bertoldi tira in ballo la polizia municipale, i carabinieri, i poliziotti affinchĂ© svolgano un`opera di maggior sorveglianza della cittĂ . “Invece di compiere lavoro d`ufficio, dovrebbero dedicarsi di piĂą al controllo del territorio e ad attivitĂ  di indagine“. Fabio Galli (vicepresidente regionale del Codacons, associazione all`interno del quale si è inserito “S.O.S. Mobbing“), concorda con quanto affermato da Bertolidi. Galli è stato un antesignano nel portare alla luce nella nostra provincia la triste piaga del mobbing e della violenza subita dalle donne. “Il fenomeno – spiega – dilaga sempre piĂą; ma sta assumendo caratteristiche differenti: mentre fino a qualche anno fa assistevamo a persecuzioni programmate fino all`esasperazione nei confronti di una o piĂą persone, ora i reati sono di minor gravitĂ ; ma danno ugualmente fastidio. Possibile che una ragazza non sia libera di salire in autobus senza essere toccata, palpata, definita con parole hard? Proprio qualche giorno fa due giovani mi hanno raccontato di essere dovute fuggite da un concerto in Piazza Grande, in quanto molestate da estracomunitari. Non c`è che dire: le donne hanno paura. Spesso non si azzardano a uscire sole. Esempi come questi al Codacons sono di casa, anche se poi si ha vergogna a sporgere denuncia alle forze dell`ordine. Non resta – conclude Galli – che tenere alto il livello di attenzione su questi episodi che, anche se non finiscono nel tragico, manifestano estrema maleducazione e una forma di violenza piĂą insidiosa e condizionante“.

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