NON RIAVRA’ il suo posto. Il verdetto è arrivato ieri. Il giudice del lavoro ha respinto il ricorso della professoressa Maria Grazia Modena alla quale, dopo la bufera su Cardiologia e l’ indagine penale della procura, era stato dato il ?benservito’. In pratica, la direzione non le aveva rinnovato il contratto di primario del reparto del Policlinico. La Modena, aveva motivato il direttore generale Stefano Cencetti, era stata sostituita per «carenze nella gestione». Ma, secondo la professoressa, lei era stata sacrificata invece sull’ altare del ?Pal’: insomma, quella decisione non dipendeva dal suo comportamento ma piuttosto dal disegno della sanità locale del futuro. «Sono stata promossa dai tecnici (la commissione formata per valutare il suo operato, ndr ), ma ?cacciata’ dalla politica», aveva detto annunciando il ricorso. Voleva prendersi una rivincita, voleva dimostrare che la sostituzione col dottor Zennaro era stata un errore. Ma, a quanto pare, si dovrà arrendere (salvo colpi di scena). Il suo desiderio di ritornare alla guida del reparto, rimarrà…solo un desiderio dopo che il giudice del lavoro le ha dato torto. E, mentre la disputa davanti al giudice del lavoro si è chiusa così, continua invece l’ inchiesta penale. La procura ha acquisito cartelle cliniche e sentito pazienti i quali hanno fatto vari esposti, tramite il Codacons, per complicanze a seguito di interventi di emodinamica. Secondo quanto denunciato, i pazienti non sarebbero stati ben informati sulle pratiche innovative utilizzate. L’ ultima parola spetta al giudice al quale presto arriverà il faldone, sul quale da mesi lavorano il pm Niccolini e il procuratore capo Zincani.

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