3 Aprile 2002

MINIOSSERVATORIO SUI PROGRAMMI PER I CONSUMATORI

UNA PASQUA TELEVISIVA POCO UTILE PER I CONSUMATORI. REPORTER, LE IENE E MI MANDA RAITRE…UN ABISSO DA COLMARE AL PIU? PRESTO






Un ottimo servizio delle ?Iene? su Italia1 ha aperto gli occhi dei consumatori sulla truffa dei produttori di telefonini cellulari che dichiarano le loro batterie di durata infinita?o quasi. Praticamente tutti dicono clamorose bugie, chi più grosse, chi meno, ma tutti prendono per i fondelli milioni di consumatori. Fatto sta che la durata delle batterie è inferiore del 50-70% rispetto al tempo dichiarato. Di qui un esposto del CODACONS alla Procura della Repubblica di Torino con richiesta di sequestro dei depliants informativi, e all?Antitrust per pubblicità ingannevole.



Rai 3 invece si salva con Reporter e l?ottima Gabbanelli che, se avesse affidato un vero e proprio programma per i consumatori farebbe sicuramente faville!!! Una inchiesta semplice e completa, quella sulle scuole pubbliche e private italiane e americane a confronto, con una sola pecca (che nemmeno Aldo Grasso sul Corsera ha rilevato): non avvertiva che la stessa società civile americana è estremamente diversa dalla nostra. Mentre negli USA è normale che gli studenti lavorino durante gli studi , oltre che in estate, e lavorino anche durante l?Università , molto costosa, andando a fare i camerieri o le commesse senza vergogna alcuna dei genitori, qui da noi solo da poco si concepisce una tale esperienza , mentre il lavoro vero viene sempre relegato alla fascia di età dopo i 23-24 anni. Da qui la necessità per la scuola americana di preparare fin dai 15-16 anni gli studenti a mansioni pratiche nel campo della produzione proprio per consentire loro di studiare e lavorare contemporaneamente sena gravare troppo sui redditi familiari.



Nuovi scivoloni invece per Mi manda RaiTre e Marrazzo, che settimana dopo settimana, colleziona errori su errori: nella puntata pre-pasquale ha fatto un grosso favore all?ABI (Associazione Bancaria Italiana) facendo credere ai consumatori che le traversie subite per farsi pagare un assegno, anche circolare, in una filiale diversa o una banca diversa da quella emittente, dipendono dalle ?forze dell?ordine? ?anziché dal vergognoso ?cartello? degli istituti per lucrare sia i giorni di valuta che i relativi costi e commissioni (in genere 3.500 lire!! da pagare sia per versare che per prelevare) su cui esiste un dossier di 1000 pagine alla Commissione europea .

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