15 Dicembre 2011

Mille euro all’ anno a testa per giocare L’ Italia in crisi si affida alla fortuna  

Mille euro all’ anno a testa per giocare L’ Italia in crisi si affida alla fortuna
 

Più di mille euro all’ anno, praticamente uno stipendio, per inseguire il sogno della vincita che cambia la vita, il mazzo di carte (virtuali) perfetto, la combinazione che fa saltare il banco. Ancora un anno da record per il mercato dei giochi "made in Italy". Si tira la cinghia su tutto, ma l’ investimento nella fortuna continua a crescere: il bilancio del 2011 fa segnare una raccolta complessiva di oltre 76,1 miliardi di euro, con un incremento del 23,9% rispetto ai 61,5 miliardi giocati lo scorso anno. Una manna anche per l’ Erario, visto che oltre 9 miliardi finiranno nelle casse dello Stato. Dove si gioca Le città in cui si gioca di più sono Milano, Roma e Napoli. Da sole, dicono i dati di Agipronews, hanno raccolto 14 miliardi. Ma è in provincia e sulle autostrade che il jackpot schizza: a livello di spesa procapite Pavia è al primo posto con quasi 2900 euro a testa. Poi Como (1.880) e Teramo. Lombardia e Abruzzo, dunque, perchè in top ten ci sono anche Bergamo e Pescara. Roma è capitale del Lotto mentre Savona e Napoli sono le province con la spesa record. Il fenomeno Verbania ha invece caratterizzato il Bingo: nella provincia piemontese infatti sono stati spesi 153 euro a testa contro una media nazionale di 32 euro. Come si gioca A mettere il turbo il settore è stato il sostanziale via libera all’ azzardo, con il boom del poker cash online, introdotto a luglio. Il mercato è cresciuto del 169 per cento: da 3,1 miliardi a 8,5. Con lo sviluppo di smartphone e tablet si sta definendo un nuovo tipo di giocatore, con "un’ accessibilità più facile e frequente al gioco online" ammette Christian Tirabassi, senior advisor di Ficom Leisure Advisory e Investment, "mentre l’ esperienza fisica è estremamente limitata, visto che in Italia ci sono solo quattro casinò". Il futuro Sempre più web e velocità. La nuova scommessa dei gestori sono i "quick games", facilissimi e rapidi. Dalle freccette a "Memory" fino alla "Ruota della fortuna", la tendenza- Sisal fa capofila- è puntare sui colori e l’ interattività. Ma c’ è anche chi ha pensato, come Evolution Gaming, di aprire un casinò 24 ore su 24, in una sorta di diretta non stop, in tv e sul computer. Il rischio dipendenza "Cresce il numero di cittadini con dipendenze patologiche da gioco perchè aumenta la povertà, il futuro appare sempre più incerto e si cerca in tutti i modi di migliorare il proprio stato sociale" attacca Carlo Renzi, presidente del Codacons, che punta il dito contro la "troppa pubblicità" e la "scarsa prevenzione. Il rischio concreto è che, di questo passo, gesti folli ed estremi da parte di chi si indebita per il gioco d’ azzardo, diventino una realtà quotidiana, sfociando un una piaga sociale". "La crisi ha sicuramente creato una situazione di grande ansia – ammette la psicologa Gianna Schelotto – Un’ ansia montante, quella di restare senza soldi, che si cerca di risolvere anche comprando un biglietto della lotteria o giocando online. Ma al di là della speranza di realizzare una grossa vincita in denaro, c’ è anche una sorta di inconsapevole reazione all’ impotenza".
 

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