Milano, domenica a piedi Ma è ingorgo di polemiche
– MILANO – MILANO come Torino. Complice il meteo sereno e senza vento della Padania, nella capitale del Nord non si respira più e scatta il blocco delle auto, per domenica, dalle 8 alle 18. Il sindaco Letizia Moratti non ha aspettato che il dato delle centraline di rilevamento del Pm10 fosse ufficiale, alla scadenza delle 72 ore di «ultimatum» prefissate. La quota (155 microgrammi per metro cubo) superava di oltre 3 volte il livello massimo consentito dalla legge. E i valori delle polveri sottili ieri erano fuori norma per il quindicesimo giorno di fila. Quindi, si è detta, basta indugi. Ma Milano resta sola nella sua battaglia contro lo smog. I comuni dell’ hinterland, riuniti ieri pomeriggio al cosiddetto «Tavolo Aria», nella sede della Regione Lombardia, hanno infatti deciso di non dare man forte. Il divieto di circolazione resterà dunque in vigore soltanto all’ interno del territorio urbano del capoluogo. Una decisione che ha già cominciato a sollevare qualche malumore, in attesa delle inevitabili polemiche dei prossimi giorni. Intanto è già in vigore a Milano il divieto della circolazione per i mezzi inquinanti, in sostanza i veicoli a benzina euro 0 e i diesel fino all’ euro 3. Oltre a disciplinare il blocco domenicale, poi, la nuova ordinanza del Comune detta nuove regole per la fase due del piano, quella che potrebbe scattare lunedì, al probabile diciottesimo giorno consecutivo di superamento delle soglie di Pm10. In tal caso scatterà anche la chiusura del centro alle auto normalmente sottoposte a Ecopass dalle 7.30 alle 19.30. A POLEMIZZARE duramente con il Comune, intanto, interviene anche il Codacons, sempre pronto ad imboccare la scia dei ricorsi legali. «Lo avevamo detto subito – dice il presidente, Marco Donzelli – che l’ ordinanza antismog del Comune di Milano sarebbe stata un fallimento. Ora arriva anche la conferma dall’ Arpa. E’ paradossale, per non dire vergognoso, ma da quando è in vigore il blocco dei veicoli, le polveri sottili, invece di scendere, sono addirittura salite e ieri, in tutte le centraline, si è toccato il record degli ultimi sette giorni. Complimenti al sindaco». Non a caso, il Codacons cita i dati a supporto della propria tesi: «Dopo aver registrato il 25 gennaio, primo giorno di blocco della circolazione, livelli record delle concentrazioni di Pm10 a 108, 143 e 118 microgrammi, nelle tre centraline ieri si è toccato un nuovo record: 108, 155 e 134». Gioco facile stabilire la conclusione. «SI E’ PEGGIORATO. Che senso ha – si chiede Donzelli – bloccare 24 ore su 24 i veicoli che la Regione Lombardia già blocca dalle 7,30 alle 19,30, e poi lasciar circolare sempre e senza alcun limite i veicoli euro 3 ed euro 4, che sono peraltro la stragrande maggioranza dei mezzi che circolano in città. Anche il blocco domenicale è come cercare di spegnere l’ incendio di un bosco con un bicchiere».
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