MILANO -0,4%, SPREAD A 363 – CAMFIN: ESPOSTO DI MALACALZA CONTRO TRONCHETTI IN CONSOB
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MILANO -0,4%, SPREAD A 363 – CAMFIN: ESPOSTO DI MALACALZA CONTRO TRONCHETTI IN CONSOB
1 – CAMFIN: NUOVO ESPOSTO MALACALZA, DOMANI CDA SU BOND (ANSA) – Prosegue la battaglia a colpi di carte legali tra i soci di Camfin. Malacalza Investimenti ha presentato in Consob un esposto e uno simile sarebbe stato presentato anche in Procura. La notizia, i cui contorni non sono ancora ben definiti, arriva al termine della giornata in cui dovrebbe esserci stato l’ incontro per la consultazione abbreviata tra la famiglia genovese e Marco Tronchetti Provera, alla vigilia del cda sul bond. VITTORIO MALACALZA E MARCO TRONCHETTI PROVERA IN TRIBUNA ALLO STADIO MEAZZA Potrebbe dunque essere che i legali non abbiano voluto fermarsi alla modalità prevista dai patti per le delibere che comportano un incremento del debito inferiore ai 40 milioni di euro e vogliano ottenere ragione in altro modo. Il bond convertibile che domani arriva finalmente sul tavolo del cda di Camfin dovrebbe però essere di 170 milioni di euro ed andrà a rimborsare i 132 milioni di euro di debiti in scadenza a dicembre. L’ incremento del debito sarebbe dunque solo di 38 milioni di euro (da usare per partecipare all’ aumento di capitale in Prelios). DAVIDE MALACALZA Giovedì toccherà invece al cda di Prelios. Al board saranno nuovamente sottoposte le offerte di Feidos, la cordata guidata da Massimo Caputi con la famiglia Haggiag e quella di Fortress. Dopo una prima fase intorno al tavolo si sono ritrovati la società, i pretendenti, le banche verso cui Prelios è esposta per 500 milioni e gli attuali soci aderenti al patto di sindacato, Camfin, Generali, Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Edizione e Massimo Moratti. Per ora solo Camfin ha dato “la disponibilità a prestare il proprio sostegno” con “soluzioni comportanti interventi di natura finanziaria” mentre per gli altri potrebbe esserci una naturale diluizione. piazza affari big Secondo indiscrezioni, Feidos mette sul piatto 135 milioni di euro con un aumento di capitale. I nuovi soci dovrebbero impegnarsi per 25 milioni di euro, 85 milioni saranno cercati sul mercato, con un aumento garantito dalle banche che potrebbero convertire il debito in equità. Fortress invece propone di conferire i suoi asset e fonderli con Prelios. L’ offerta complessiva sarebbe di 125 milioni e anche per loro si tratterebbe in parte dell’ impegno diretto del gruppo americano, in parte di un aumento aperto al mercato e della conversione dei crediti della banche. Sui titoli di entrambi sono scattate le prese di profitto. In particolare Camfin, con Equita che ha tagliato a hold il suo consiglio agli investitori, ha perso il 4,13% a 0,49 euro. Prelios ha lasciato l’ 1,24% a 0,09 euro. FITOUSSI E ADRIANO CELENTANO IN ROCK ECONOMY jpeg 2 – BORSA: SEDUTA FIACCA NEL SEGNO DEL FONDO, MA MILANO CONTIENE PERDITE Radiocor – Finale debole per le Borse europee, frenate dalla prospettiva di una ripresa dell’ economia mondiale sempre piu’ fragile. Il Fondo Monetario Internazionale ha infatti indicato che quest’ anno il pil mondiale mettera’ a segno un progresso del 3,3%, anziche’ del 3,5% come indicato a luglio, e che nel 2013 salira’ del 3,6% e non del 3,9%. Milano ha chiuso in ribasso dello 0,37%, Parigi dello 0,7%, Londra dello 0,77% e Francoforte dello 0,78%. Madrid ha accusato la performance peggiore (-1,97%), con gli investitori sempre piu’ convinti che a breve il governo chiedera’ un pacchetto di aiuti all’ Europa. A Piazza Affari sono andate male le azioni di Mps (-2,99%) nel giorno della tumultuosa assemblea che ha dato le deleghe al cda per varare nel giro di cinque anni un aumento di capitale da un miliardo. Bene le Mediaset (+1,4%), che hanno festeggiato il trionfo di ascolti (share del 26,45%) della serata di Adriano Celentano su Canale 5. Sul mercato valutario l’ euro si e’ indebolito a 1 ,2885 dollari (1,22975 ieri) e 100,75 yen (101,376). Il dollaro/yen e’ pari a 78,18 (78,135). In rialzo il petrolio (+2,2% a 91,31 a dollari al barile). 3 – SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN RIALZO A 363 PUNTI (ANSA) – Lo spread Btp-Bund chiude in rialzo a 363 punti base (dai 360 di ieri) e il rendimento del Btp a 10 anni al 5,10%. Il differenziale tra i decennali di Spagna e Germania termina a 434 punti base e il tasso dei Bonos al 5,82%. barroso 4 – TOBIN TAX: OK DA 11 PAESI, PROPOSTA TRA UN MESE, ACCORDO ENTRO FINE ANNO Radiocor – Undici paesi procederanno da soli sulla Tobin Tax, grossomodo due terzi dell’ Unione europea. Procederanno con la cooperazione rafforzata che e’ il meccanismo che permette a un gruppo di stati di mettere in atto politiche impossibili da concordare a 27. Obiettivo: tassare le transazioni finanziarie. Partiranno insieme Germania, Francia, Italia, Portogallo, Belgio, Slovenia, Austria, Grecia, Estonia, Spagna e Slovacchia. La Commissione presentera’ la proposta di regolamento a meta’ novembre e si scommette su un accordo entro fine anno. Si parte dalla proposta della Commissione Ue gia’ sul tavolo: tassa su scambio di azioni e obbligazioni dello 0,1%, sui contratti derivati dello 0,01%. Ponte sullo stretto di Messina 5 – LEGGE STABILITA’: PRONTE PENALITA’ PER MANCATA REALIZZAZIONE PONTE MESSINA Radiocor – Il Governo mette mano al portafogli, con uno stanziamento di 300 milioni per il 2013, per pagare le penalita’ contrattuali previste per la mancata realizzazione di interventi per il Ponte sullo Stretto di Messina. Lo prevede la bozza del disegno di legge di stabilita’ all’ esame oggi del Consiglio dei ministri. ‘Al Fondo per lo sviluppo e la coesione – si legge nella bozza – e’ assegnata una dotazione finanziaria aggiuntiva di 300 milioni di euro per l’ anno 2013 per far fronte agli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di interventi per i quali sussistano titoli giuridici perfezionati alla data di entrata in vigore della presente legge’. JOHN ELKANN MARCHIONNE 6 – FIAT: IHS STIMA -19,6% VENDITE SETTEMBRE IN EUROPA, QUOTA AL 5,7% Radiocor – Le vendite di Fiat dovrebbero continuare a calare piu’ del mercato in Europa visto che a settembre nell’ area Ue+Norvegia+Svezia sono attese in calo del 19,6% verso un anno prima a poco piu’ di 61.700 unita’. La quota e’ prevista al 5,7% (da 6,3% un anno prima) su un mercato stimato in ribasso dell’ 11,3% a oltre 1,075 milioni. Cosi’ le stime anticipate a ‘Radiocor’ da Pierluigi Bellini, associate director di Ihs Global Insight. Nei 9 mesi previsto un mercato in calo del 7,7% a 9,14 milioni circa con Fiat che dovrebbe accusare una flessione del 18,1% sotto le 575mila unita’ con una quota al 6,3% (da 7,1% un anno prima). L’ Acea rendera’ noti i dati ufficiali di settembre il 16 ottobre. Alessandro Proto 7 – RCS: PROTO HA COMPLETATO PROCEDURE DEPOSITO PATTO Radiocor – La Proto Organization, societa’ guidata da Alessandro Proto, ha completato le procedure di deposito presso la Consob del Patto di sindacato relativo al 2,77% del capitale di Rcs Mediagroup che fa capo a quattro investitori internazionali e che ha come garante la stessa Proto. E’ quanto apprende l’ agenzia Radiocor da fonti vicine alla Commissione. I termini per il deposito della documentazione e per la pubblicazione su un quotidiano nazionale scadevano sabato 6 ottobre e, come lo stesso Alessandro Proto ha reso noto, sono stati rispettati. GORNO TEMPINI Ora all’ interno della compagine di Rcs sono presenti due patti di sindacato, quello principale che blinda il 58,1% del capitale e raccoglie gli azionisti di ‘peso’ e quello di quattro investitori raggruppati dalla Proto Organization per il 2,77%. Alessandro Proto ha gia’ anticipato di non volere partecipare all’ assemblea degli azionisti in calendario martedi’ 16 ottobre. 8 – ENI: CDP CEDE L’ 1,6% PER 1,01 MILIARDI, CHIUSA CESSIONE 3,3% (ANSA) – La Cassa depositi e prestiti ha ceduto un altro 1,6% dell’ Eni. Lo si legge in una nota in cui si precisa che il valore dell’ operazione ammonta a 1,01 miliardi. Con questa vendita la Cdp ha completato cessione del pacchetto del 3,3% del Cane a sei zampe SCARONI E RECCHI GetContent asp jpeg Le vendite giornaliere effettuate da Cdp tra il 24 settembre ed il 9 ottobre 2012, sono state in media pari al 19% dei volumi scambiati sul mercato di Borsa Italiana quotidianamente. Intermediario dell’ operazione di vendita sul mercato è stato Credit Suisse Securities (Europe) Limited (Credit Suisse). Unitamente alle azioni Eni già cedute sul mercato nel periodo tra il 7 agosto 2012 ed il 13 settembre 2012, a partire dal 7 agosto 2012 sino alla data del presente comunicato CDP ha venduto complessivamente n. 120.000.000 azioni di Eni, pari a circa il 3,3% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari ad oltre 2,106 miliardi di euro, ad un prezzo medio ponderato pari a 17,55256 euro, superiore a quello di mercato, pari nello stesso periodo a 17,54489 euro. SNAM Per l’ intera operazione sono state pagate commissioni pari a circa 164 mila, corrispondenti allo 0,008% del controvalore. Questa operazione di cessione di azioni completa la vendita, da parte di Cdp, della quantità di azioni Eni indicata lo scorso 30 maggio. 9 – BRACCIALINI: SCALDA I MOTORI PER L’ IPO, IN BORSA TRA DUE ANNI Radiocor – Braccialini scalda i motori verso la quotazione in borsa. La societa’ di pelletteria, che dopo il fallimento della Mariella Burani Fashion group e’ stata riacquistata dalla famiglia fondatrice con l’ apporto del fondo toscano di private equity Sici, il fondo Hat e Nem (Nordest Merchant), punta nel giro di due anni, secondo quanto risulta a Radiocor, alla quotazione sul listino milanese, dopo essere entrata a far parte qualche mese fa del progetto Elite di Borsa italiana. L’ iniziativa, nata in collaborazione col Ministero dell’ economia e delle finanze e altre istituzioni tra cui Abi e Confindustria, ha l’ obiettivo di accompagnare le pmi in un percorso di crescita, in vista anche di una possibile quotazione in borsa. Domani Riccardo Braccialini, a.d. del gruppo fiorentino, sara’ a Palazzo Mezzanotte per partecipare alla seconda presentazione di Elite, progetto a cui hanno aderito finora trenta societa’, che domani saliranno a 50. Braccialini, presente sul mercato anche con i marchi in licenza Gherardini e Vivienne Westwood, ha chiuso il 2011 con un fatturato di circa 78 milioni di euro, vanta 210 dipendenti e esporta il 65% dei ricavi. A occuparsi del futuro collocamento in borsa di Braccialini sara’ Ambromobiliare, advisor della famiglia nel riacquisto di una partecipazione nella societa’ e azionista del gruppo con una piccola percentuale. supermercato consumi 10 – CRISI:CROLLA POTERE ACQUISTO,RISPARMI A MINIMI 1999 (ANSA) – La crisi morde e le famiglie italiane si trovano a fare i conti con una marcata contrazione del reddito disponibile e una capacità di risparmio ai minimi da 13 anni. Nel secondo trimestre dell’ anno, certifica l’ Istat, il potere d’ acquisto ha registrato un calo tendenziale del 4,1%, segnando la flessione più marcata dal 2000; mentre la propensione al risparmio si è ridotta all’ 8,1% ai minimi da quando esistono le serie storiche, cioé dal 1999. E faticano anche le imprese, la cui capacità di fare profitto è ai livelli più bassi da sempre. Il potere d’ acquisto delle famiglie consumatrici, cioé il reddito lordo disponibile in termini reali, si è ridotto tra aprile e giugno dell’ 1,6% rispetto al trimestre precedente. E nel complesso dei primi sei mesi dell’ anno la flessione è del 3,5% rispetto al primo semestre 2011. Il reddito disponibile in valori correnti si è invece ridotto dell’ 1% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’ 1,5% su base tendenziale. Con sempre meno soldi nel portafoglio, cala anche la propensione al risparmio delle famiglie, che nel secondo trimestre si è ridotta di 0,6 punti percentuali rispetto al semestre precedente e di 0,5 punti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi all’ 8,1%, il livello più basso da quando esistono queste rilevazioni dell’ Istat. Invariato invece il tasso di investimento, al 6,8%, comunque ai minimi dal 2004. Il crollo del potere d’ acquisto si traduce, per una famiglia di 3 persone, in una perdita di 1.407 euro rispetto al 2011 (1.192 euro per una famiglia di 2 persone), calcola il Codacons, che per salvaguardare la capacità di spesa chiede al Governo un dl salvafamiglie. Dal 2008 ad oggi, secondo i calcoli dell’ Osservatorio di Federconsumatori, il potere d’ acquisto ha subito una contrazione di oltre il 13,2%, con il risultato di una perdita media di circa 3.907 euro a famiglia. Inoltre, secondo un’ analisi Coldiretti/Swg, per effetto del crollo del potere d’ acquisto, sei italiani su dieci (61%) hanno tagliato la spesa, mentre un 6 per cento non riesce ad arrivare a fine mese. chebanca 11 – QUELL'”ALLEANZA” TRA CHEBANCA!, IWBANK E WEBANK… S. Bo. per il “Corriere della Sera” – “Che il digitale fosse il nostro futuro l’ avevamo già messo in conto”. Con una pagina di pubblicità acquistata ieri su alcuni quotidiani tre banche online, Chebanca! di Mediobanca, Iwbank di Ubi e Webank di Bpm, hanno “dato il benvenuto” all’ Agenda digitale, cioè al provvedimento approvato nei giorni scorsi dal governo e che fa parte delle misure per favorire lo sviluppo. Un’ occasione certo da non perdere per i maggiori istituti che operano sul web, pur con modelli e modalità differenti fra loro. Però anche un’ iniziativa comune fra concorrenti che non è passata inosservata sul mercato e c’ è chi si è domandato se si tratti di un passo che possa preludere ad attività analoghe, considerate le affinità operative fra le tre banche. Ormai tutti gli istituti retail dispongono di piattaforme digitali che costituiscono canali di accesso complementari per la clientela che ha come principale riferimento il tradizionale sportello. lAd di Lactalis Jean Marc Bernier Ma banche o canali prevalentemente online sono tuttora presenti in un numero limitato nel nostro Paese, dove il pubblico ancora in larga parte è poco “digitalizzato” e si fa un uso relativamente modesto perfino di bancomat e carte di credito. Il canale web è quindi destinato a uno sviluppo sostenuto e provvedimenti pubblici che facilitino l’ accesso a Internet e siano indirizzati a colmare il “divario digitale” possono solo essere salutati con grande favore da chi corre su autostrade che in Italia sono ancora in gran parte da costruire. Lactalis 12 – PARMALAT, SU LACTALIS USA LA PROCURA VUOLE L’ ISPEZIONE DELLA SOCIETÀ… F.Mas. per il “Corriere della Sera” – Approda in tribunale la contestata acquisizione di Lactalis Usa – di proprietà della famiglia Besnier – decisa dal consiglio di amministrazione di Parmalat, presieduto da Franco Tatò e controllato sempre dalla Lactalis dei Besnier, soci all’ 83% dopo un’ opa da 6 miliardi conclusa nell’ estate del 2011. Il tribunale di Parma ha fissato per il 26 ottobre l’ udienza sulla richiesta di ispezione arrivata dalla Procura, che sta indagando sull’ acquisizione per “gravi irregolarità nella gestione” da parte degli amministratori e dei sindaci, secondo l’ ipotesi di reato comunicata ieri dalla stessa società di Collecchio. FRANCO TATO E GUGLIELMO EPIFANI L’ apertura di un fascicolo – finora senza indagati – era stata confermata nei giorni scorsi dal procuratore di Parma, Gerardo Laguardia. Il faro dei magistrati si è acceso dopo l’ arrivo in Procura di una segnalazione della Consob, mentre i fondi Amber, Fidelity e Gamco avevano già contestato con lettere al consiglio l’ acquisto di Lactalis Usa per 957 milioni (prezzo appena ritoccato al rialzo, sebbene ancora provvisorio) utilizzando la cassa di Parmalat, 1,4 miliardi raccolti dal commissario straordinario Enrico Bondi con le cause al sistema bancario dopo il default di Calisto Tanzi. BESNIER Soldi pronti a finire agli stessi Besnier e che serviranno a ripagare i debiti contratti dai francesi per l’ opa. Il tribunale civile dovrà decidere se dare il via libera all’ ispezione, nominando in quel caso i consulenti per studiare il dossier. Nei giorni scorsi Parmalat ha ribadito che l’ operazione “è stata effettuata nell’ interesse della società, in modo trasparente, oltre che secondo termini corretti e nel rispetto di quanto previsto da tutte le normative vigenti”. In Procura vogliono però vedere se abbia pesato di più l’ interesse di un singolo – seppure predominante – socio. 13 – ILLUMINAZIONE A LED, CAREL ENTRA IN ARIANNA… A.Jac. per il “Corriere della Sera” – L’ unione fa la forza. È proprio il caso dirlo per Arianna, piccola azienda nata due anni fa forte di tre brevetti internazionali per migliorare l’ efficienza dei sistemi a led. Per poter continuare a crescere la giovane società ha deciso di aprire il suo capitale a Carel, gruppo veneto affermato a livello mondiale nella refrigerazione e climatizzazione (con un fatturato 2011 di 151 milioni di cuio il 70% realizzato all’ estero). I due giovani fondatori di Arianna, Alberto Gerli, ingegnere gestionale e Andrea Guazzora, astronomo con master in ottica, realizzano corpi illuminanti ecosostenibili da esterni “garantendo risparmi energetici fino al 65% rispetto all’ illuminazione tradizionale”. Con la dote portata da Carel intendono investire in risorse umane e nuovi progetti tecnologici. Mentre l’ azienda di Padova conferma il proprio impegno nell’ energy saving: “L’ illuminazione a led offre un elevato valore aggiunto per il conseguimento degli obiettivi di risparmio” spiega Francesco Nalini, direttore generale di Carel.
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