Mezzo milione di terremotati al buio Il governo: accertare le negligenze
settimana di passione in abruzzo e marche. partono le diffide
Rita Bartolomei MEZZO MILIONE di persone rimaste al buio nella settimana maledetta, la settimana dei morti, della slavina e dei due metri di neve. Il blackout – in momenti diversi – nei conti della stessa Enel alla fine ha coinvolto 200mila utenze. Vuol dire 500mila persone, per convenzione ogni contratto vale due clienti e mezzo. IL MINISTRO dell’ Economia Carlo Calenda prepara una commissione d’ inchiesta «indipendente» per accertare «eventuali negligenze» e chiede alle aziende di «rivedere i piani d’ intervento». La politica vuole i rimborsi per i cittadini e intanto Codacons pensa a una class action. L’ Abruzzo fa i conti: è rimasto senza luce un quarto dei residenti. La procura di Teramo ha aperto un’ inchiesta, i sindaci chiedono al presidente della Regione di promuovere azioni contro le aziende (Terna compresa, che gestisce l’ alta tensione). Le Marche si sono già mosse con una diffida. Nello staff di Luca Ceriscioli riassumono: sabato c’ erano 30mila famiglie al buio. Il governatore si è mosso con l’ aiuto del professor Vito Iorio, consulente giuridico, che mette l’ evidenziatore su due punti: «Omessa manutenzione preventiva degli impianti e ipotesi di omessa tempestiva attivazione delle misure d’ emergenza». Tradotto: io ti diffido perché avresti dovuto garantire una manutenzione che ci tutelasse da questo disastro. Solito copione di tutti i blackout, a partire dalla tempesta di Natale che quattro anni fa isolò Cortina. Dopo giorni al lume di candela i vip si chiesero di chi fosse la colpa. Il presidente degli industrali di Belluno dette la sua risposta: «Linee elettriche vecchie e fragili». Poi, due anni fa, arrivò un febbraio di passione anche in Emilia. E furono sempre manicotti di ghiaccio, alberi caduti sulle linee e tante tante polemiche, i Comuni sempre in prima linea. Un dirigente Enel capitolò: la natura è più forte di noi. NON SI CONVINCE della spiegazione il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli, comune del Fermano, poco più di 3.700 abitanti sparsi su 70 chilometri quadrati, tante frazioni sui monti anche a mille metri, centinaia di persone rimaste al buio, chi per sei chi per otto giorni. «Che la natura sia più forte di loro sicuramente è vero e l’ ha dimostrato – bacchetta -. Ma in poche ore, magari in pochi giorni, avrebbero dovuto mettere i gruppi elettrogeni in ogni cabina di trasformazione, come avevamo chiesto».
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