Mezza Europa al buio per un blackout
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fonte:
- l`Adige
Il Piemonte senza elettricità per mezzora Prodi: ora serve un`autorità unica europea
ROMA – L`Italia stavolta ce l`ha fatta. Il blackout elettrico che, partito dalla Germania, ha lasciato al buio l`altra sera, tra le 22 e le 23, 10 milioni di europei, non ha mandato in tilt la penisola, pur colpendo alcune zone: Piemonte e Liguria, ma anche il Sud. I piani di difesa del sistema italiano sono scattati con tempestività riportando la situazione alla normalità in circa 30 minuti. Nulla a che vedere con ciò che avvenne 3 anni fa quando nella notte tra il 28 e il 29 settembre la gran parte della penisola – allora responsabile dell`interruzione fu la Svizzera – rimase a luci spente per parecchie ore. Ma l`incidente-bis è stato occasione per sottolineare la contraddizione di avere sul fronte dell`energia connessioni europee senza però avere un`unica autorità – incongruenza sottolineata dal premier Prodi come pure dall`amministratore delegato dell`Eni, Paolo Scaroni – e per tornare a chiedere, come ha fatto il ministro dell`Ambiente, Pecoraro Scanio, di puntare su fonti di energia rinnovabili. Intanto, mentre l`Europa si interroga sui fatti e sul “che fare“, l`Authority per l`Energia italiana intende chiedere l`avvio di una indagine congiunta sulla vicenda e la Procura di Torino si accinge ad aprire un fascicolo. ORE 22, L`EUROPA SFIORA IL BLACKOUT TOTALE – Dalla Germania i blackout si sono estesi, a macchia di leopardo, soprattutto in Francia e in Italia, durando da pochi minuti a meno di un`ora. L`assenza di corrente potrebbe essere dipesa da una operazione di routine effettuata dal distributore tedesco di energia Eon che per motivi precauzionali ha spento una linea che corre sopra il fiume Ems, in vista del passaggio di una nave da crociera di grandi dimensioni. Risultato: 10 milioni di europei – coinvolte anche Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Croazia, Austria – rimasti senza energia, in coincidenza con un periodo di freddo particolarmente intenso e repentino. PROBLEMI SOPRATTUTTO IN PIEMONTE E LIGURIA, MA ANCHE A SUD – I problemi verificatisi alla rete tedesca hanno determinato blackout parziali soprattutto in Piemonte, Liguria e Puglia. In Piemonte la mancanza di corrente elettrica è durata tra i 20 e i 30 minuti. Sono state interessate tutte le province. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire soprattutto per salvare persone bloccate negli ascensori. A Torino in 100 mila sono rimasti senza luce. La Liguria è rimasta al buio per pochi minuti. In Puglia il blackout ha interessato il Salento. Distacchi di energia anche in alcuni comuni della Calabria. Il Codacons invoca risarcimenti per gli utenti coinvolti. TERNA: “SISTEMA SI È DIFESo“, IN MEZZORA TORNATA NORMALITÀ – Appena scattato l`allarme per i disservizi in Germania – ha spiegato la società Terna – il sistema italiano ha tagliato automaticamente 1.300 megawatt di potenza, attraverso la sospensione di fornitura ai clienti interrompibili (quelli cioè che, in base a tariffe agevolate, sono disposte a vedersi staccare la luce in momenti di emergenza). PRODI: SERVE AUTORITÀ UNICA EUROPEA – “Avere le connessioni europee e non avere una autorità unica europea, è una bella contraddizione“. Così il presidente del Consiglio Romano Prodi ha commentato il blackout. E ha annunciato l`intenzione di voler affrontare la questione in sede europea. D`accordo con lui l`amministratore delegato dell`Eni, Paolo Scarone secondo il quale serve una politica energetica comune europea e un`Authority Ue, per la gestione dell`energia. AUTHORITY APRE INDAGINE, VERSO INCHIESTA PROCURA TORINO – L`Authority per l`Energia aprirà un indagine conoscitiva sulla vicenda. Intanto, si profila da parte della Procura di Torino l`apertura di un fascicolo sul blackout elettrico per capire se i sistemi di allarme hanno funzionato tempestivamente.
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