“Mezz’ ora in anticipo e così frenati dalle Fs”
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fonte:
- La Stampa
L e ferrovie continuano a dire di non mettere i bastoni fra le ruote ad Arenaways ma ieri il primo treno del gestore privato con sede ad Alessandria, in anticipo di mezz’ ora sull’ orario fissato, è stato costretto ad una sosta alle porte di Novara perché dovevano transitare altri treni. Ovviamente quelli di Trenitalia. A destinazione, il primo treno Arenaways, partito ieri mattina alle 7,10, puntuale, dalla stazione di Torino Lingotto, senza le fermate intermedie fra le quali quelle di Arquata, Novi e Alessandria, è arrivato comunque con 10 minuti di anticipo sul tempo di percorrenza indicato dall’ orario. Un tempo di percorrenza di due ore. «Invece di cercare di batterci sulla qualità del servizio le Ferrovie ricorrono a questi mezzucci per screditarci – dicono fonti Arenaways -. Allungando appunto i tempi di percorrenza». L’ «ad» Giuseppe Arena, che ha fatto gli onori di casa sul suo treno, non ha avuto timore nel definire quella di ieri «una giornata storica»: «Le Fs cercano di fiaccarci, intanto ci siamo». Ieri sui 4 treni della giornata sono saliti circa un centinaio di viaggiatori e tutti sono giunti a destinazione in anticipo. Sarebbero però già 50 le prenotazioni. Un ostruzionismo che però l’ «ad» di Ferrovie, Mauro Moretti, anche ieri ha continuato a negare: «Ci atteniamo alle regole non siamo noi che diamo le licenze». Intanto i Comitati pendolari, anche quelli della provincia, tifano Arenaways. «Noi siamo convinti che la concorrenza non può che far bene – ribadisce Alfio Zorzan, presidente dell’ Associazione pendolari dell’ Acquese – ad un settore che ha bisogno di una forte scossa». Parla di ostacoli messi al nuovo servizio ferroviario passeggeri Arenaways, anche il Comune di Alessandria. «Sono state cancellate le fermate intermedie – dice l’ assessore all’ Ambiente, Serafino Vanni Lai – previste e richieste con insistenza dai Comitati pendolari del nostro territorio». Poi sono partiti anche i ricorsi Arenaways: all’ Antitrust – l’ Autorità per la concorrenza ed il mercato – e alla Commissione europea per chiedere la rettifica della decisione che ha cancellato 10 delle 14 fermate previste. Il primo in particolare anche contro la non separazione di Rfi e Trenitalia e la posizione dominante di quest’ ultima. Ieri anche il Codacons ha depositato all’ Antitrust un suo esposto dove si denunciano sempre possibili comportamenti anticoncorrenziali a danno di Arenaways e quindi degli utenti. Secondo l’ associazione: «Il provvedimento che impedisce alla compagnia di effettuare fermate intermedie sulla Torino-Milano, compromette in modo pesante la libera concorrenza e trattandosi di una linea pensata proprio per i pendolari lombardi e piemontesi danneggia gli utenti. L’ Antitrust dovrà accertare limitazioni alla concorrenza e adoperarsi perché vengano rimosse».
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