Metro a, una giornata d`inferno
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fonte:
- la Repubblica
Metro A, una giornata d`inferno i due blocchi
Prima un guasto, poi un suicidio all`Arco di Travertino
MASSIMO LUGLI LAURA SERLONI Un guasto alla rete elettrica in mattinata, un suicidio sui binari nel pomeriggio. Due blocchi durati ore, proprio nei momenti di maggiore afflusso di passeggeri, alla stazione dell`Arco di Travertino che si sono ripercossi su tutta la Metro A e hanno trasformato in un incubo la giornata di migliaia di passeggeri. Navette sostitutive prese letteralmente d`assalto, traffico in tilt, gente disorientata in mezzo alla strada alla disperata ricerca di un mezzo qualsiasi per andare al lavoro o, in serata, per tornare a casa. Il primo stop alle 8,40, ora di punta per eccellenza, con una dinamica ormai vista troppe volte: un pantografo (il congegno che riceve l`energia elettrica e la trasmette al motore e agli impianti di condizionamento e riscaldamento) ha danneggiato un cavo ed è andato in corto circuito: una fiammata, uno sbuffo di fumo, un forte odore di gomma bruciata e una passeggera colta da malore per la paura. Poi l`ordine di scendere dai vagoni trasmesso dagli altoparlanti ed è subito caos. Il collegamento tra San Giovanni e il capolinea, la stazione Anagnina, è stato immediatamente interrotto ma il contraccolpo si è fatto sentire su tutta la rete. Stazioni affollate, convogli a singhiozzo in un estenuante alternarsi di soste forzate e tratti a passo d`uomo. L`Atac ha messo immediatamente in campo ben 57 bus navetta sostitutivi ma, tra l`enorme folla di passeggeri e la mancanza di informazioni, è stata una goccia nell`oceano dei disagi. “Ero salita sul convoglio alla stazione Flaminio alle 8,45 – racconta una ragazza olandese, Berb Holland, che lavora a Roma da qualche mese – e siamo rimasti fermi per un quarto d`ora. Poi siamo ripartiti ma a ogni stazione, Spagna, Barberini e Termini, il treno si fermava per almeno 10 minuti. Sono riuscita ad arrivare a San Giovanni solo alle 9,45….Da voi i mezzi pubblici non sono molto efficienti, vero?“. “Anche a Termini era pieno di persone che si lamentavano – aggiunge Italia Franceschini, una pensionata dall`aria esausta – sulla banchina c`era una folla enorme e la metro, alle 8,55 era ferma con le luci spente“. Immediata e prevedibile la polemica: “Anziché spendere soldi per installare i nuovi tornelli anti-evasione che, tra le altre cose, stanno rendendo la vita difficile agli utenti, Met.Ro dovrebbe investire soldi per migliorare l`efficienza del servizio – accusa Carlo Rienzi, presidente del Codacons – Chiediamo alla società di rimborsare tutti i passeggeri“. Ma era impossibile evitare il secondo blocco, quando, alle 18,13, una donna non ancora identificata si è lanciata sui binari. Il macchinista ha tentato di bloccare il treno col freno di emergenza ma era troppo tardi: il corpo è stato tagliato in tre pezzi. Nuovo stop, e un`altra folla di passeggeri che usciva dalle fermate alla ricerca di un autobus o di un passaggio, una situazione andata avanti fino a tarda sera.
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