Metà dei pensionati sotto i mille euro
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fonte:
- L`Unità
di Vindice Lecis wROMA In Italia la maggioranza delle pensioni «è da fame». Oltre la metà dei pensionati, 7 milioni e duecentomila cittadini italiani, percepisce un assegno sotto i mille euro. Il 17% non arriva a 500 euro, il 35% tra i 500 e i 1000. Non sono dati quelli diffusi dall’ Inps di cui il Paese può vantarsi: per la Cgil è la fotografia «di una situazione esplosiva». Nel bilancio sociale dell’ Istituto di previdenza si segnala che il reddito pensionistico medio lordo mensile nel 2011 era di 1131 euro (1366 per gli uomini, 930 per le donne). Molto forti gli squilibri territoriali: nel Sud il reddito pensionistico medio lordo mensile è di 920 euro medi contro i 1193 al centro e 1238 al Nord. Se invece del reddito complessivo si guarda alla singola pensione (oltre un quarto dei pensionati ne ha più d’ una) l’ importo medio è di 780 euro. Anche in questo caso con notevoli differenze: 870 le pensioni previdenziali e 460 quelle assistenziali. Tra le prime si passa dai 649 euro per quelle di vecchiaia ai 1514 per quelle di anzianità. La fotografia dell’ Inps ci dice anche che il potere d’ acquisto delle famiglie è diminuito tra il 2008 e il 2011 del 3,8%. Dal 2007 la riduzione è del 5,2%. Una situazione di pesantissima crisi, che si ripercuote sulle risorse utilizzate nel corso dell’ anno scorso per gli ammortizzatori sociali: 19,1 miliardi contro i 19,4 spesi nel 2010 (nel 2009 invece erano 18,2 miliardi), in gran parte usati per la disoccupazione. Tra i dati dell’ Inps risalta quello riferito all’ aumento di lavoratori privati iscritti all’ istituto con il crollo (-14,6%) degli apprendisti. Tra i 19 milioni di occupati oltre sei milioni e mezzo sono operai. Le donne, rileva l’ Inps, tornano a fare le colf dopo anni nei quali i lavori domestici erano stati appannaggio degli immigrati. Per il ministro Fornero «il sistema pensionistico è sostenibile nel medio e nel lungo termine grazie alle nuove regole per l’ accesso alla pensione». La Cgil la critica per «non aver speso una parola» sui drammatici dati Inps. Per il deputato Pd, Cesare Damiano, quei numeri «evidenziano il grado assai elevato di ingiustizia sociale presente nel Paese». Diliberto (Pdci) propone una redistribuzione dei redditi. Il Codacons rileva che bisogna rivalutare le pensioni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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