Messina città più calda ma afa con le ore contate
- fonte:
- La Sicilia.it
Roma. Ancora giorni di fuoco per l’ Italia, ormai da dieci giorni assediata da temperature africane. Ma è in arrivo una perturbazione atlantica che porterà sollievo nel weekend, facendo abbassare i termometri ora vicini ai 40 gradi. Ma ieri erano ancora 17 le città sotto ondata di calore e le alte temperature hanno fatto vittime: dieci anziani sono morti tra ieri ed oggi a Milano e provincia a causa di patologie respiratorie e cardiovascolari, peggiorate dal caldo e dalla disidratazione. Il bollettino quotidiano della Protezione civile, che monitora 27 città, indica che il livello 3 (ondata calore in corso) è stato raggiunto ieri a Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Milano, Napoli, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo. Oggi si aggiungerà Civitavecchia e domani Ancona. Il picco della temperatura percepita si tocca a Messina (39 gradi); seguono Roma, Napoli, Torino, Latina Civitavecchia e Venezia (38). A Capo Carbonara, sulla costa sud orientale della Sardegna, complice l’ alto tasso di umidità, si percepiscono addirittura 49 gradi. Quando temperature elevate associate ad alta umidità persistono per più giorni – è questo il caso – sale l’ allarme per la fascia di popolazione a rischio: anziani, bambini, affetti da patologia cardiovascolari e respiratorie. Non ci sono ancora dati a livello nazionale sull’ aumento della mortalità legato al caldo anomalo di questi giorni, ma l’ Areu, l’ Azienda regionale urgenza e emergenza della Lombardia, ha diffuso i numeri di Milano e provincia: otto anziani tra i 78 ed i 90 anni sono morti martedì e due ieri a causa di patologie respiratorie e cardiovascolari peggiorate dal caldo e dalla disidratazione. Anche in altre città moltiplicate le richieste di intervento al 118 ed il Codacons polemizza parlando di un intasamento dei pronto soccorso. «E’ l’ effetto – spiega l’ associazione – dello scavalcamento della prima linea del Servizio Sanitario Nazionale, quella dei medici di famiglia, che, teoricamente, dovrebbero fare da filtro alle chiamate al 118. Filtro che, evidentemente, non funziona». Bisognerà aspettare venerdì, dunque, per una tregua in quella che si è rivelata l’ onda di caldo più intensa e duratura dell’ anno. Domani, indicano al servizio meteo della Protezione civile, una perturbazione atlantica «bucherà lo scudo anticiclonico che dopo Ferragosto si è posizionato sul Belpaese. Porterà temporali sui settori alpini di Piemonte e Valle d’ Aosta. Ci sarà quindi di un calo termico prima nelle regioni del Nord-Ovest, poi – lentamente – anche nel resto del Nord. Nel resto del weekend il caldo allenterà la presa anche al Centro e al Sud.
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