6 Aprile 2014

«Mercurio negli scampi fino a 40 miglia»

«Mercurio negli scampi fino a 40 miglia» 

PESCARA Non solo cibi alterati – grano vite e olivo – coltivati in prossimità del fiume e avvelenati, come da studio datato 1981. «Valori preoccupanti di mercurio sono stati trovati negli scampi pescati nel 2009 di fronte a Pescara, nel raggio di 40 miglia, anche nella parte commestibile». L’ ultima “sentenza” sui danni prodotti dalla discarica di Bussi porta la firma di un team dell’ università di Teramo e del Centro di referenza nazionale per la sorveglianza e il controllo degli alimenti per gli animali (Creaa) di Torino, che il Forum abruzzese dei movimenti per l’ acqua ha subito rilanciato. In particolare, le analisi hanno riscontrato 0,78 milligrammi al chilo nella “white meat” (carne bianca) contro un limite comunitario di 0,5 milligrammi; la carne bollita che i ricercatori hanno esaminato ha raggiunto anche valori superiori, di 1,05 milligrammi al chilo. «Questi dati», evidenzia il Forum Acqua, «fanno il paio con quelli dell’ Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) del 2012 relativi ai sedimenti del porto canale di Pescara, poi dragati con un grande dispendio economico. La stragrande maggioranza dei campioni, 59 su 75, è risultata avere livelli di mercurio superiore allo standard di qualità fissato dal decreto ministeriale 56 del 2009 (0,3 milligrammi al chilo). Due campioni presentavano valori estremamente elevati, rispettivamente di 14 e 17 milligrammi al chilo, addirittura maggiori rispetto ai picchi riscontrati in una delle aree più contaminate da mercurio in Mediterraneo, la laguna di Grado». No«Per Bussi l’ Aca deve risarcire gli utenti 5mila euro di risarcimento danni per ciascun utente che in questi anni ha bevuto acqua avvelenata». Ad affermarlo è Vittorio Ruggieri, coordinatore provinciale del Codacons di Chieti. «Tutte le persone che vorranno aderire all’ azione collettiva», aggiunge Ruggieri, «dovranno dotarsi di una bolletta dell’ Aca e un certificato di famiglia (possibilmente storico) e/o certificato di residenza (anch’ esso storico) attestante che fino al 2007 l’ utente ha fatto uso dell’ acqua potabile di quell’ utenza, essendo l’ azione soggetta a prescrizione decennale. Per tutte le altre informazioni tutte le persone interessate potranno telefonare allo sportello del Codacons Chieti, ubicato a Francavilla al mare, al numero 0854547098».

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