MERCEDES, DEBUTTO DA REGINA
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fonte:
- Il Messaggero
FORMULA UNO SILVERSTONE La Mercedes fa sempre paura. Domina la Formula 1 da sei anni e non ha assolutamente intenzione di lasciare strada ai rivali. Anche se Toto Wolff, team-principal e comproprietario del team, getta acqua sul fuoco: «Il prossimo sarà un campionato molto difficile e noi non possiamo fare affidamento sui record stabiliti in passato. Ricominciamo tutti da zero». La prudenza del manager austriaco fa da contraltare alla fame ancora insaziata trapelata dalle parole di Lewis Hamilton. Il sei volte campione del mondo ha fatto debuttare ieri nel circuito considerato di casa la nuova W11. Presentazione avvenuta in mattinata nel segno del minimalismo, senza troppe cerimonie, con l’ inglese che ha svezzato la monoposto con i classici 100 km percorsi senza alcun problema. Il pilota è apparso in grande forma mentale e fisica, tanto che sembra essere quasi ringiovanito, pur avendo 35 anni di cui 13 passati a battersi in pista. «In effetti – ha spiegato Lewis – ho fatto il mio miglior allenamento invernale di sempre. Ho cercato di analizzare dove eravamo l’ anno scorso e come posso crescere e progredire ancora sotto tutti gli aspetti. Vogliamo fare qualcosa di grande nel 2020». NIENTE SPAZIO AI GIOVANI Hamilton non ha parlato di Vettel o del suo compagno di squadra Bottas, ma gli è scappata una frecciatina nei confronti dei due giovani avversari che non hanno nascosto il proposito di batterlo: «Max e Charles che parlano di me? Trovo divertente leggere le loro dichiarazioni. Mi è sempre stato insegnato che io devo parlare in pista. Mi sembra di vedere questo loro atteggiamento come un segnale di debolezza». Il pilota britannico si sente sicuro anche perché la W11 progettata dal team diretto da James Allison (ex Ferrari) ha impressionato per il suo aspetto grintoso e innovativo. «Sull’ anteriore – ha spiegato il tecnico – abbiamo scelto di adottare una complessità strutturale maggiore attorno a sospensioni e cerchi, al centro spostato la struttura anti-intrusione in basso per migliorare l’ efficienza aerodinamica. Nel retrotreno c’ è una scelta coraggiosa legata alla configurazione delle sospensioni per lo stesso motivo». Secondo Allison i miglioramenti dovrebbero essere immediati e dovrebbero eliminare, nel lungo periodo, quei piccolissimi inconvenienti registrati in alcuni frangenti della scorsa stagione come l’ usura eccessiva delle gomme. ALTRE DUE SQUADRE Ieri si sono viste anche le vetture di due squadre che possono essere considerate italiane. L’ Alfa Romeo Racing, che ora porta anche il nome dello sponsor polacco Orlen (colosso nel campo dei carburanti): ieri è scesa in pista a Fiorano con la C39 guidata da Kimi Raikkonen. Per il finlandese 33 giri a buon ritmo. La vettura era camuffata con un disegno a pelle di serpente. Poi presentazione a Milano per la neonata AlphaTauri che, rimanendo a Faenza, cancella il nome Toro Rosso prendendo quello di un nuovo brand d’ abbigliamento lanciato dalla Red Bull. Serata di gala alla Rinascente con i piloti Daniil Kvyat e Pierre Gasly. Intanto fa parlare la richiesta del Codacons di sequestrare la nuova Ferrari SF1000 per la scritta Mission Winnow apparsa sull’ ala posteriore, legata alla Philip Morris e al tabacco. La stessa azione era stata intentata lo scorso anno senza esito. Claudio Russo © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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