“Mercedes consegnate entro 20 giorni“
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fonte:
- Corriere Adriatico
“Mercedes consegnate entro 20 giorni“
Il Codacons: “Subito il tavolo tecnico“. La Cisl: “Ricollocate i lavoratori“
ANCONA – Quando si dice il potere della televisione. Davanti alle telecamere il conduttore della trasmissione scova-truffe “Mi manda Rai Tre“ Andrea Vianello s`è improvvisato mediatore e ha strappato il consenso per l`apertura di un tavolo tecnico tra Daimler-Crysler, Mariotti e Codacons. Il seme mediatico ha dato subito i suoi frutti. Dietro le quinte è già iniziato il dialogo. “La prossima settimana ci incontremo, da lunedì (domani, ndr) ci mettiamo al lavoro per risolvere tutti i problemi“, annuncia l`avvocato Canafoglia, presidente dell`associazione dei consumatori. “I clienti devono comprendere che è meglio compattarsi e che abbiamo 15-20 giorni di tempo per eliminare gli impedimenti“. Improduttive in questo momento denunce penali o altre battaglie legali. “I clienti non hanno interesse che la Mariotti fallisca“. Tra martedì e mercoledì la Mercedes farà recapitare a tutti quelli che hanno avuto immatricolazione e supercar bloccate dalle ganasce burocratiche delle ipoteche bancarie, un messaggio rassicurante: “Tranquilli, vi assistiamo noi“. Di tutt`altro tono la missiva arrivata ai sindacati che ufficializzava l`inizio della cassa integrazione per 40 dipendenti della Mariotti mentre in prima serata andava in onda la rabbia dei clienti che ruggiscono d`ira come leoni beffati. La scena è tutta loro. E i lavoratori? A dargli voce e a pretendere una sedia alle trattative per un possibile accordo ci pensa Selena Soleggiati, della Fisascat-Cisl, che ha seguito la vicenda per conto dei sindacati insieme con Marco Piaialunga, anche lui Fisascat-Cisl, Claudio Di Pietro della Filcams-Cgil regionale e Simone Paolucci della Filcams-Cgil di Pesaro. “La Daimler-Chrysler convochi un tavolo con noi e soprattutto col nuovo concessionario – incalza la Soleggiati -. Nella selezione deve usare il criterio della capacità e della volontà di assumere il personale“. Da molti giorni i sindacati aspettano un incontro con la casa madre, che il Codacons ha ottenuto nel volgere di pochi istanti in Tv. I sindacati chiedono un faccia a faccia informale, per essere rassicurati e poter far scorgere alle diverse decine di lavoratori una luce possibile in fondo al tunnel imboccato dopo il divorzio della Daimler-Chrysler dalla famiglia anconetana, storico avamposto nel capoluogo e nella regione del prestigioso marchio automobilistico. “Non sono loro i titolari dei rapporti di lavoro – riprende Soleggiati – ma la gente ha bisogno di guardare con speranza al futuro“. L`appello è fare presto, perché allungare i tempi significa “rischiare che alcuni dipendenti trovino nel frattempo un`altra occupazione e finire così per depauperare il personale che è la vera risorsa dell`azienda“. E invece “quelli che rimangono, i più deboli, resterebbero in cassa integrazione e sarebbero costretti ad attendere il loro destino“. Un particolare non di poco conto per un`azienda chiamata a mettere a punto un progetto di riorganizzazione e di rilancio per rimettersi in carreggiata. “E` importante avere un organico al completo che risponda alle esigenze della Mercedes“. Come dire: per tornare a splendere, la Stella ha bisogno della professionalità e delle competenze che da sempre l`hanno contraddistinta. “Ci sono 77 famiglie che aspettano di sapere se c`è un`opportunità di ricollocazione o no“, conclude Selena Soleggiati. Forse ne sapranno qualcosa di più dopodomani. E` aperta sul 30 giugno l`agenda delle trattative: si parlerà di cassa integrazione, si conoscerà chi deve lasciare il lavoro – per ora, si spera – e chi continua. Scarabocchi di un futuro ancora tutto da scrivere.
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