Merce contraffatta: Milano è il crocevia
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fonte:
- Il Giorno
MILANO La città, con Napoli, è il maggiore centro di stoccaggio di merce contraffatta in Italia. Lo ha detto il tenente colonnello della Guardia di finanza, Fabrizio Rella, all`incontro sul tema “Contraffazione? No grazie“, organizzato dal Codacons e al quale hanno partecipato esponenti della Camera di commercio e della Regione oltre che rappresentanti delle categorie maggiormente colpite da un fenomeno di portata mondiale. L`Italia, comunque, nel campo falsificazioni, viene dopo l`Asia, quindi ci roviniamo da soli e quando andiamo all`estero a parlare del problema, la poco onorevole seconda posizione ci viene subito fatta notare. In Italia, il giro d`affari della contraffazione si aggira attorno ai 7 miliardi di euro. Il 60% dei prodotti falsificati è nel settore del tessile e della moda. Anche l`industria del giocattolo accusa perdite calcolate sui mille milioni di euro. Poi ci sono i mobili, copiati in modo da uscire indenni dalle accuse di plagio, e la musica con un`evasione dell`Iva di 1,5 miliardi di euro. Ma la contraffazione riguarda anche il cibo e le più immonde porcherie vengono spacciate come italiane. Troviamo così “Romulo extra virgin oil“ o il caffè “Trieste“ e il riso “Tuscan“, per non parlare di sedicenti linguine “Romani since 1915“. Tutta roba che fa male alla salute, come i tessuti trattati con coloranti che nella migliore delle ipotesi danno allergie e nella peggiore sono cancerogeni. Danni su tutti fronti, oltre che alla nostra industria e a noi stessi, perché l`evasione fiscale è galattica. Da considerare inoltre che, comprando, si foraggia la malavita organizzata. Cosa fare? Controlli stretti, pene severe e certe e niente acquisti.
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