7 Febbraio 2006

«Meno treni per tutti»: le associazioni di consumatori fanno il verso al Governo

«Meno treni per tutti»: le associazioni di consumatori fanno il verso al Governo e puntano il dito contro i disservizi

ROMA – Sul sito internet compare uno dei manifesti elettorali con il volto di Berlusconi e uno slogan che non lascia dubbi: «Meno treni per tutti». Così Intesaconsumatori (composta dalle associazioni Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) lancia una dura invettiva contro il Governo, ritenuto responsabile dei continui disservizi nel trasporto pubblico che penalizzano soprattutto lavoratori e studenti. «La situazione disastrosa dei trasporti ferroviari si è ulteriormente aggravata negli ultimi cinque anni: ritardi cronici, zecche, pidocchi, pulizia che lascia a desiderare, insicurezza, deragliamenti spinti, ritiro degli Eurostar dalla circolazione, specie quando sarebbe più necessario il loro utilizzo».
Secondo il cartello delle associazioni di consumatori «il premier ed il ministro degli aumenti e dei pedaggiamenti Lunardi, invece di propagandare a reti unificate i successi dell`azione di Governo, che obiettivamente nessuno ha visto, avrebbe il dovere di spiegare come mai i trasporti ferroviari gestiti in regime di monopolio, sono degradati a tal punto, che non passa giorno senza una protesta, un ritardo, un disservizio, un guasto a testimoniare una situazione di sfascio e di degrado intollerabile».

Come caso esemplare, nel documento si cita la clamorosa protesta di ieri mattina alal stazione di Mogliano Veneto (come si legge a parte), dove decine di viaggiatori, hanno occupato i binari a causa del sovraffollamento dei vagoni del treno del quale erano in attesa. «Sia la situazione di Trenitalia che quella di Alitalia – scrivono i consumatori – sono lo specchio fedele di una incapacità, sia manageriale che dialettica, di gestire i trasporti pubblici affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – con gravissimo danno al diritto alla mobilità dei cittadini e delle imprese. Un Governo serio e rispettabile, piuttosto che propagandare la costruzioni di grandi opere faraoniche e cattedrali nel deserto, avrebbe il dovere di spiegare come mai ci sono “meno treni per tutti“ non essendo in grado di far funzionare, con i manager che ha nominato e difende, treni ed aerei, che purtroppo non erogano quei servizi minimi essenziali per i consumatori, degni di un Paese normale».

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