MENO GAS PER TUTTI

MENO GAS PER TUTTI: IL MONOPOLISTA ENI (QUOTA DI MERCATO 70%), CHE IMPORTA IL GAS COME GLI ALTRI PAESI EUROPEI, FACENDOCI DI PIU? LA CRESTA PERCHE? IMPONE TARIFFE PIU? ELEVATE D?EUROPA DI CIRCA IL 30 PER CENTO IN MEDIA… …OLTRE A PRATICARE SCARSA CONCORRENZA,NON REALIZZA NEPPURE QUEGLI ADEGUATI INVESTIMENTI PER FAR AUMENTARE LA CAPACITA? DI STOCCAGGIO E FAR AFFRANCARE IL PAESE DALLA DIPENDENZA IN CASO DI CRISI

GOVERNO INERTE, MENTRE SI TRASTULLA SUL RITORNO A NUCLEARE, E CARENTE DI ADEGUATA POLITICA ENERGETICA IN GRADO DI SODDISFARE LE ESIGENZE
MenoGasPerTutti
IntesaDeiConsumatori

Intesaconsumatori concorda con il Presidente dell? Autorità Gas ed Energia ,Alessandro Ortis: le scorte italiane di gas sono inadeguate e l`Eni deve realizzare gli investimenti per allineare gli stoccaggi ai maggiori consumi del Paese,e per riequilibrare il mercato, la copertura dell`Eni del fabbisogno nazionale di gas dovrebbe scendere dall`attuale 70% al 50% introducendo una maggiore concorrenza anche nelle reti di distribuzione.

Il Governo, che incamera congrui dividendi dalle società monopoliste controllate che hanno la vocazione a speculare sulla pelle delle famiglie proprio nei momenti di maggior tensione,dovrebbe favorire la riduzione di quote di mercato dell`Eni favorendo, anche nel settore del gas ciò che è stato timidamente fatto nel settore elettrico con una società terza assoggettata a un sistema tariffario regolato dall`Autorità per il gas e l?Energia: Snam e Stogit devono diventare società terze, perchè hanno ricavi connessi a tariffe che tutti paghiamo perchè gli operatori possano accedere senza discriminazioni di sorta.

Per prevenire emergenze analoghe a quella attuale, l`Italia si deve trasformare da Paese importatore di gas a snodo europeo di transito,con un aumento della capacità sia sul tratto algerino che su quello che porta il gas russo, modificando il Paese da importatore puro a paese di transito per il gas europeo,mediante lo sviluppo di rigassificatori e gasdotti di adduzione.

Occorrono investimenti seri per promuovere le energie alternative, abbassare l?aliquota dell?iva dal 20 al 10 per cento indipendentemente se utilizzato come riscaldamento o cottura per far respirare le famiglie italiane,stanche di subire tariffe più elevate e pedaggi impropri sulle bollette, impedire nei momenti di crisi l?esportazione di energia elettrica dell?Enel. Ma ciò significherebbe l?accenno minimale di una politica energetica che è assente in un Governo,che invece di abbassare le tasse,con il più riuscito degli slogans ?meno tasse per tutti?,le ha invece aumentate con la beffa di offrire anche ?meno gas per tutti gli italiani?.