12 Novembre 2002

Megastore, l?ombra del Tar

Megastore, l?ombra del Tar

Ricorso di Codacons e commercianti. A rischio anche i piccoli negozi

LORETO – Un ospedale a rischio di chiusura per via dei supposti tagli regionali alla sanità. Una schiera di negozi a rischio di non apertura (festiva) per colpa di una poco flessibile legge regionale. Un nome assente da qualsiasi distretto turistico locale e una Carilo in cui, causa inglobamento da parte della Banca delle Marche, la sillaba finale ?Lo“ va perdendo peso: queste le nubi che si addensano su Loreto oggi. Cosicché anche il travagliato rilascio dell`autorizzazione per il nuovo centro commerciale, strappato alla Regione giusto una settimana fa e salutato come una grande conquista, non è che una magra consolazione di fronte a tutta la serie di provvedimenti penalizzanti piovuti dall`alto sulla città mariana. Tanto più che il megastore che dovrebbe sorgere dalle ceneri dell`ex Tombolini, fortemente voluto dall`amministrazione comunale, oltre ad aver scatenato il malcontento dei negozianti loretani, deve anche fare i conti con il ricorso al Tar depositato lo scorso 24 ottobre dal Codacons e da 4 commercianti di Loreto. I ricorrenti contestano al Comune di aver presentato una semplice concessione edilizia per ottenere il cambio di destinazione dell`area, da industriale a commerciale, quando invece occorrerebbe un piano particolareggiato e denunciano il mancato rispetto degli standard che prevedono di riservare 40 mq di area verde per ogni 100 mq della superficie totale del centro. «Hanno voluto calcolare solo gli spazi destinati agli uffici di vendita – spiega l`avvocato Gaetani, presidente regionale del Codacons – Questo ricorso è rivolto esclusivamente al centro commerciale, intendiamo fermarne la realizzazione».
Il sindaco Pieroni, tuttavia, non sembra per nulla turbato dalla possibilità che una sospensione da parte del Tar possa arrestare la corsa al megacentro, anzi, vede nel ricorso un`arma a doppio taglio per gli stessi commercianti. «Sono preoccupato per loro – commenta – questo ricorso mi sembra una stranezza. Credo che il Codacons dovrebbe preoccuparsi dei consumatori. E? grave: non capiscono che un eventuale riconoscimento del ricorso da parte del Tar nuocerebbe molto più ai commercianti che non al nuovo centro commerciale: noi possiamo rifare un altro iter procedurale se questo è sbagliato, ma i commercianti che hanno ottenuto le nostre stesse concessioni potrebbero chiudere già il giorno dopo». E si mostra comunque ottimista su tutti i fronti: «Sono certo che troveremo accordi ragionevoli, soprattutto per la modifica della nuova legge: la deroga per la città di Loreto alle aperture festive degli esercizi commerciali è un atto dovuto». Ma intanto, la commissione regionale per la sanità non ha ancora dato cenni di risposta alla richiesta di audizione presentata dal Comune relativamente alla questione dell`ospedale. «L`assessore alla sanità Baldoni è già stato incaricato di parlare con il presidente della commissione Ricci. Come paese vorremmo più attenzioni, ma ho visto molta apertura da parte della Regione nei confronti di Loreto» sostiene Pieroni che, inoltre, vorrebbe un incontro anche con l`Assessore regionale al turismo. «In questo ambito siamo in una fase di riflessione – dice – Sappiamo che Loreto è una città che darebbe un grosso supporto a qualsiasi distretto, per questo vogliamo certezze. Ad esempio che non ci siano doppioni strutturali nello stesso distretto. Certo abbiamo già una scelta fatta autonomamente dagli Albergatori a favore del distretto del Chienti e dovremmo tenere conto anche di questo, ma per ora stiamo valutando allo stesso modo ogni possibilità». Infine, la spina Carilo: «Vogliamo che la Carilo continui ancora ad incidere favorevolmente sul nostro tessuto sociale, a favore dei commercianti e degli artigiani. Inoltre faremo in modo che il marchio non venga perso: sarebbe un`ulteriore penalizzazione per Loreto. E i dipendenti dovranno avere garantito il posto di lavoro senza trasferimenti indiscriminati».

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