12 Novembre 2017

Il Mef sulla Tari: intervento urgente

 

Roma Un chiarimento «in tempi molto brevi». Così chi ha pagato più del dovuto e chi ha ottenuto più del previsto sapranno come comportarsi. Lo promette il Dipartimento finanze del ministero dell’ Economia che con un provvedimento ad hoc spera di chiarire «in tempi molto brevi» e una volta per tutte la questione sulla Tari sbagliata, la tassa dei rifiuti «gonfiata» per errore in alcuni Comuni d’ Italia. I cittadini possono già chiedere un rimborso al loro Comune, ma il chiarimento del Mef servirà a fare un po’ più di chiarezza. L’ errore di calcolo sulla parte variabile della Tari con l’ applicazione di una quota su ogni pertinenza avrebbe innalzato illegittimamente le tariffe dei rifiuti per molti italiani facendo incassare cifre non dovute a molti Comuni. In alcuni casi quindi, e per diversi anni, la quota variabile sarebbe stata applicata sia per l’ abitazione che per box, cantine, solai con il risultato di far pagare i cittadini molto di più del dovuto, a volte anche il doppio. La denuncia è arrivata in un’ interrogazione parlamentare del deputato Cinque Stelle Giuseppe L’ Abbate che aveva notato l’ anomalia nella sua città, Polignano a Mare (Bari). Ma in realtà sembra che i Comuni coinvolti non siano così quanti stimati all’ inizio, e già ieri molti uffici municipali si sono messi al lavoro per controllare l’ effettiva correttezza dei propri calcoli. Così, se a Milano il sindaco Giuseppe Sala ha promesso rimborsi «per chi ha pagato più del dovuto», Genova, Napoli e Cagliari hanno fatto sapere che i loro calcoli erano corretti e i propri cittadini hanno quindi pagato il giusto. Ma il Codacons annuncia una valanga di cause risarcitorie contro i Comuni e la Lega ha pronto un emendamento alla legge di Bilancio per «eliminare ogni possibile errore per un’ applicazione corretta della tassa». Mentre sul blog dei Cinque Stelle c’ è già il modulo da scaricare per chiedere il rimborso.
c. vol.

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