24 Gennaio 2019

Medici e Gsk replicano alla richiesta di trasparenza del Codacons veneto

 

Mentre prosegue quella che la Codacons Veneto ha chiamato «operazione trasparenza sui rapporti tra medici e aziende farmaceutiche», gli stessi medici e la GlaxoSmithKline (Gsk) rispondono all’iniziativa della sezione regionale dell’associazione dei consumatori.

Chiedendo di rendere sempre pubblici tutti i rapporti i medici e le ditte farmaceutiche, la Codacons ha pubblicato sul suo sito i nomi di alcuni camici bianchi e di enti veneti che tra il 2015 e il 2017 hanno ricevuto soldi dalle multinazionali del farmaco, tra cui Gsk. E tra questi nomi figurano anche ventisei professionisti veronesi.
Ma non basta. La mossa successiva dell’associazione dei consumatori sarà quella di presentare un’istanza alla Guardia di Finanza e alle Asl. «Chiederemo alle Fiamme Gialle di verificare se i soldi percepiti dai medici del Veneto per convegni o altre attività legate all’industria del farmaco siano stati regolarmente denunciati ai fini fiscali – spiega il Codacons – Alle Asl invece chiediamo di controllare la lista dei farmaci prescritti dai singoli medici inseriti nell’elenco, allo scopo di accertare se vi siano eventuali squilibri nelle prescrizioni in favore dei prodotti commercializzati dalle aziende finanziatrici».

Per i medici, quella della Codacons è un’iniziativa impropria, perché non è corretto dire che i medici vengono finanziati dalle case farmaceutiche e non è corretto dire che non c’è trasparenza nel rapporto tra medici e aziende del farmaco. «E invece i camici bianchi e gli ordini e le federazioni che li rappresentano farebbero bene ad appoggiare la nostra iniziativa, senza chiudersi in una difesa corporativa della categoria che di certo non avvantaggia gli utenti del servizio sanitario – replica Codacons – Chi si occupa della salute dei cittadini e della loro vita deve essere assolutamente lontano da qualsiasi possibilità di influenza commerciale e non deve subire alcuna influenza sul fronte delle prescrizioni, considerato che i farmaci hanno anche effetti collaterali».

Anche Gsk è intervenuta con una dettagliata replica al Codacons Veneto.

I compensi versati ai medici sono di diversa natura e riguardano sia corrispettivi per prestazioni rese in favore di Gsk che rimborsi spese per la partecipazione dei primi a eventi formativi accreditati e obbligatori previsti dalla normativa – si legge in una nota ufficiale di GlaxoSmithKline – La rendicontazione di questi trasferimenti di valore su base individuale, cioè per singolo operatore sanitario che ne abbia beneficiato, è liberamente e gratuitamente consultabile da ogni cittadino ed è disponibile sul nostro sito.
Abbiamo scelto di fare nostra la modalità di rendicontazione più rigorosa decidendo di collaborare solo con gli operatori sanitari che avessero preventivamente acconsentito alla pubblicazione da parte nostra dei compensi o dei rimborsi ricevuti.
La correttezza e l’appropriatezza, sotto ogni profilo, dell’indispensabile rapporto fra aziende farmaceutiche e operatori sanitari per il progresso delle cure sono pertanto garantite da un sistema basato sulla trasparenza e tracciabilità dei flussi che è oggetto di attento controllo sia da parte delle autorità che del singolo cittadino.

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