20 Gennaio 2010

Medici contro lo Stato maxicausa da 14 milioni

Del caso si era occupata anche Striscia la Notizia, poi c´è stato un tam-tam tra colleghi e anche vere e proprie comunicazioni dirette a tutti coloro che potevano vantare diritto a ottenere compensi mai retribuiti dallo Stato. E ora è partita una maxicausa collettiva coordinata dal Codacons, che a livello nazionale ha già ottenuto migliaia di adesioni. In Piemonte e Valle d´Aosta sono ben 461 i medici e i laureati in medicina che hanno aderito all´azione legale per ottenere retribuzioni e contributi previdenziali non versati del valore di circa 30 mila euro ciascuno. Soldi chiesti dinanzi al Tribunale di Roma allo Stato Italiano, ritenuto responsabile dei mancati pagamenti, che potrebbe essere condannato a sborsare 13,8 milioni di euro solamente ai laureati della nostra regione e di quella valdostana. E’ stato anche presentato un ricorso alla Commissione Europea per le inadempienze dello Stato verso i medici italiani. L´obiettivo è ottenere il compenso non percepito per la frequenza alla scuola di specializzazione, per i successivi anni di frequenza, sino al termine della scuola, e il versamento dei relativi contributi previdenziali. La questione riguarda quelli previsti dalla legge e relativi al periodo di specialità dal 1982 al 1991 e dal 1994 al 2006, e anche le scuole di specializzazione di area sanitaria frequentate da laureati non medici. Questi ultimi, secondo il Codacons, pur essendo assoggettati agli stessi obblighi ed impegni dei medici specializzandi, non hanno percepito alcuna remunerazione e non hanno copertura previdenziale. Vista l´alta adesione all´azione legale, il Codacons ha deciso di prorogare al 31 gennaio i termini per poter partecipare. Sul sito internet del Codacons sono disponibili tutte le informazioni relative alle specialità e agli anni di iscrizione coinvolte nella problematica. (s.mart.)

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