20 Gennaio 2010

Medici contro la politica

 

CAGLIARI. I medici di tutti i sindacati di categoria hanno organizzato assemblee ieri mattina aperte negli ospedali, al San Giovanni di Dio, al Businco e al Brotzu, dal titolo chiaro e forte: «Fermiamoli». A essere fermati, dicono le varie sigle, "devono essere i politici, che hanno ridotto sul lastrico la sanità pubblica". Durante la protesta, sono stati distributi volantini dove tra l’ altro c’ è scritto: «Non lasciateci in balia di amministratori incapaci». Intanto, in Sardegna sono 602 i medici e i laureati in Medicina, specializzati e specializzandi, che hanno aderito all’ azione legale del Codacons, per ottenere il pagamento degli stipendi arretrati. La questione riguarda sia il mancato versamento delle retribuzioni e dei contributi previsti in favore dei medici e relativi al loro periodo di specializzazione (e si tratta di tutti gli specializzati dal 1982 al 1991 e dal 1994 al 2006), sia le scuole di specializzazione frequentate da laureati non medici, i quali, pur essendo assoggettati agli stessi obblighi ed impegni degli specializzandi, non hanno percepito e non percepiscono alcuna remunerazione e non hanno copertura previdenziale. «Ciascuno di loro – spiega il Codacons – ha diritto in base a una direttiva europea ad una somma intorno ai trentamila euro, per un totale di oltre 18 milioni di euro solo per i medici della Sardegna. Soldi che sono stati chiesti davanti al Tribunale di Roma allo Stato, responsabile dei mancati pagamenti».

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