23 Marzo 2007

Maxi multa Enel, scatta la richiesta di rimborsi

Maxi multa Enel, scatta la richiesta di rimborsi

Roma
Esultano i consumatori, l`Enel annuncia il ricorso al Tar. Il giorno dopo la notizia che l`autorità per l`Energia ha comminato a Enel Distribuzione una sanzione pari a 11,7 milioni di euro «per aver omesso sulle bollette elettriche almeno una modalità di pagamento gratuita», fioccano le polemiche. La multa è «una giusta sanzione a un comportamento pervicace che ha sottovalutato la denuncia della nostra associazione presentata già ad agosto 2003 e oggetto di una diffida dell`Autorità nel 2005» – commenta il Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) che aveva presentato ricorso all`Autorità per l`energia elettrica e il gas contro l`omissione in fattura dell`indirizzo degli sportelli convenzionati per il pagamento gratuito delle bollette.

«In tutti questi anni gli utenti sono stati costretti a pagare da 1 a 2 euro per ogni bolletta Enel, quando invece potevano effettuare il pagamento senza questo balzello», spiega l`Associazione, ricordando che «l`Enel ha l`obbligo di mettere a disposizione dei clienti in tutta Italia almeno una modalità di pagamento gratuita delle bollette». Negli anni scorsi invece – sottolinea il Movimento Difesa del cittadino – questa disposizione non è stata applicata, e si è verificata, inoltre, una generalizzata chiusura di sportelli e uffici cassa Enel in tutta Italia».

Il Movimento Difesa del Cittadino comunica, quindi, «che sono già partite le azioni legali davanti al giudice di pace per il recupero dei soldi spesi indebitamente dagli utenti per un ammontare di 40/80 euro a famiglia, ed è stato aperto uno Sportello Bollette Mdc al numero verde 800 090176». Positivo anche il giudizio del Codacons, che chiede all`Autorità di «accertare anche altre violazioni da parte delle società che distribuiscono energia, a cominciare dal mancato rispetto dell`obbligo di effettuare un tentativo di lettura del contatore almeno una volta all`anno».

Secondo quanto risulta all`associazione, infatti, «ci sono consumatori che da tre anni non hanno il piacere di ricevere la visita dell`addetto alla lettura del contatore. La conseguenza sono fatture di conguaglio pazzesche, una vera e propria mazzata che manda in tilt i bilanci di una famiglia». L`associazione lamenta anche la scarsa trasparenza proprio delle bollette di conguaglio, «dei rompicapi assolutamente incomprensibili».

Dal canto suo l`Enel non se la mette via. Ricorrerà al Tar del Lazio contro il provvedimento dell`Authority.

Enel, ha affermato un portavoce del gruppo energetico, «ritiene non condivisibile la contestazione mossa dall`Autorità di settore in quanto basata su aspetti meramente formali». Inoltre «appare del tutto sproporzionata l`entità della sanzione».

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