Maturità, contro chi copia online in campo anche la polizia postale
- fonte:
- la Repubblica
Paura, ansia e attesa per i 25mila studenti romani che stamattina affrontano il tema, primo step dell´esame di maturità. E se sul web impazza il toto-tema – D´Annunzio o l´Unità d´Italia? Mass media o terremoti? – le ultime ore della "notte prima degli esami" gli studenti le hanno passate ad affinare le tecniche per scambiarsi consigli e suggerimenti, risposte e soluzioni. Perché, promettono i presidi romani alle prese con bignami, bigliettini, iPhone, iPod e iPad, quest´anno la parola d´ordine sarà tolleranza zero. Non solo cellulari e palmari sequestrati e lasciati in bella vista sulla cattedra («C´è chi – confessa Manuel De Angelis, studente del Cavour – ne porta anche 5 o 6»), ma vere e proprie strategie anti-copioni. Clara Rech, preside dell´Augusto, ha chiesto che la connessione internet dell´istituto venga disattivata per arginare i "furbetti" pronti a intrufolarsi nelle aule di informatica o ad accendere mini-portatili per copiare le tracce che, come ogni anno, vengono diffuse in rete subito dopo il suono della campanella. Ma tra i dirigenti c´è anche chi invoca la polizia postale, come all´Albertelli. «Nella circolare che ho fatto girare prima della fine della scuola tra le classi – racconta Emilia Marano, a capo del liceo in zona Termini – ho ricordato agli studenti che gli agenti della polizia postale li osservano». E non è la sola. La preside del classico Giulio Cesare in corso Trieste, Carla Sbrana, ha spiegato di aver «diffuso a voce la notizia di possibili ispezioni per controllare che nessuno nasconda apparecchi elettronici». Sequestro dei cellulari obbligatorio anche al Mamiani dove il preside Cosimo Guarino annuncia: «Non adotteremo nessuna precauzione creativa, ma staremo molto attenti a non far entrare esterno duranti la mattinata. In passato qualcuno ha tentato perfino di scavalcare il muro per introdursi nel cortile». Si affiderà invece alle "ronde" Mario Rusconi, preside del Newton: «I corridoi dove i ragazzi affronteranno le tre prove scritte sono molto stretti, quindi la sorveglianza sarà ferrea. Mentre il custode o l´insegnate di turno vigileranno nei bagni, vero luogo del "delitto". L´anno scorso in un liceo romano i ragazzi hanno nascosto dietro una mattonella del gabinetto un palmare prima della fine della scuola. E il giorno dello scritto hanno trovato bell´e fatto il compito sul monitor». E, non bastasse, a fare da "dog watcher" ci sarà anche il Codacons che ha chiesto «il massimo rigore contro eventuali fughe di notizie su internet». Pena la sospensione dall´esame e la denuncia penale per i "furbetti".
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