«Mascherine, si accerti che vengano davvero vendute ai prezzi stabiliti dal Governo»
-
fonte:
- La Gazzetta del Mezzogiorno
Mascherine chirurgiche a 50 centesimi? Introvabili, ed ora scende in campo il Codacons. Nelle scorse ore l’ associazione dei consumatori ha inviato una lettera al Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta, per chiedere un maggiore controllo da parte delle istituzioni su tutti gli esercenti che vendono le mascherine a prezzi di gran lunga superiori rispetto al tetto massimo stabilito dal commissario straordinario Domenico Arcuri. «Le segnalazioni che ci sono giunte – scrive l’ avvocato Cristian Marchello – riguardano situazioni a dir poco disdicevoli in cui farmacisti o esercenti in genere denigrando l’ utilità delle mascherine c.d. chirurgiche a prezzo calmierato, inducono i cittadini ed i consumatori ad acquistare mascherine diverse a prezzi fino a qualche giorno fa decisamente più alti. Di là dalla volontà o meno di taluni commercianti e/o farmacisti a vendere il prodotto e di là dalla circostanza o meno che gli stessi siano stati in precedenza acquistati a prezzi superiori a quello di vendita fissato, preme ricordare a tutti che il decreto del Commissario traordinario Arcuri ha carattere erga omnes e cogente in virtù della legislazione straordinaria legata al contrasto al Co vid -19». «Alla luce di tanto – si legge ancora – ci si permette di sot toporre la questione alla S.V. affinché, valutata ogni possibile circostanza, si possa segnalare alle competenti Autorità di controllo, ivi compresa la Polizia locale di ogni Comune della Provincia di Lecce. Al fine di effettuare delle concrete verifiche presso i vari centri di vendita onde indurre gli stessi ad una vendita quanto più capillare possibile di tali importanti e fondamentali strumenti di contenimento della pandemia». In una parafarmacia della città, infatti, fino a qualche tempo fa le mascherine chirurgiche sono state vendute al prezzo di due euro l’ una. «È il prezzo a cui le abbiamo acquistate noi prima dell’ intervento del Governo – hanno spiegato dalla rivendita – abbiamo in magazzino scorte di mascherine che i fornitori, prima dell’ intervento del commissario Arcuri, ci hanno fatto pagare profumatamente e ovviamente in anticipo. Non è colpa nostra se i prezzi in un primo momento sono stati più alti».
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- SANITA'
-
Tags: Cristian Marchello, lecce, mascherine