9 Febbraio 2003

Marzano difende il decreto frena-ricorsi

Marzano difende il decreto frena-ricorsi

I consumatori si appellano alla Consulta




ROMA ? Nell`aspra contesa tra consumatori e compagnie di assicurazione sull`Rc Auto, entra in gioco anche la Corte Costituzionale, che sarà chiamata a pronunciarsi sul decreto frena-ricorsi varato venerdì dal governo. È l`Intesa dei consumatori che alza il tiro e chiede l`intervento della Consulta, annunciando che già da domani il provvedimento sarà impugnato «nelle numerose udienze fissate davanti ai giudici di Pace, ricorrendo alla Corte Costituzionale per palese incostituzionalità».
Secondo l`Intesa (che raggruppa Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori), il decreto è incostituzionale perchè la nuova norma, «nel sottrarre il principio di equità ai ricorsi sulla Rc Auto, modifica le regole del gioco per favorire gli interessi delle compagnie contro i diritti dei consumatori». L`Intesa, inoltre, rivolge un appello ai parlamentari di maggioranza e opposizione perchè non votino «una legge iniqua che fa strame dei diritti, non solo perchè è fondamentalmente ingiusta». «Per fermare un rimborso ? afferma Paolo Landi dell`Adiconsum ? il governo ha decapitato l`accesso alla giustizia per tutto il settore del consumo».
Il ministro delle Attività produttive Antonio Marzano (nella foto) difende il decreto frena-ricorsi affermando che senza di esso le domande di risarcimento sarebbero state una sorta di boomerang per gli stessi consumatori: «Se fossero partite tutte le richieste di rimborso le compagnie avrebbero dovuto pagare cifre tali che si sarebbero rivalse aumentando i premi sulle assicurazioni».


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