Martedi il Consiglio di Stato decide sul tetto alle vincite
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fonte:
- Il Gazzettino
La pioggia di milioni caduta su Bagnone grazie alla schedina che ha sbancato il Superenalotto avrà sicuramente eco martedì prossimo, al Consiglio di Stato: la quarta sezione, presieduta da Gaetano Trotta, dovrà decidere sulla richiesta del Codacons di mettere un freno alla corsa del jackpot. L’associazione si è rivolta ai giudici amministrativi sperando in una sentenza che recepisca «le speranze di chi ha a cuore la salute sia psicologica che economica dei cittadini». Il Codacons ritiene «immorale e scandaloso» il montepremi raggiunto dal gioco e «pericolosissima la corsa dei cittadini verso l’autodistruzione generata dal miraggio di sistemarsi per tutta la vita». Nei giorni scorsi i responsabili dell’ associazione avevano chiesto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di convocare il ministro Tremonti proprio per mettere un argine al jackpot. Il Codacons chiede di ripristinare il decreto del 1999 dell’allora ministro Visco che fissava un tetto alle vincite massime, anche aumentandolo a 100 milioni di euro. Il «tetto» al montepremi non è l’unica grana legata al concorso della Sisal. Franco Corbelli, coordinatore del Movimento Diritti Civili, definisce «sospetta e inquietante» la vincita a Bagnone e ha detto che presenterà un esposto-denuncia alla Procura di Massa Carrara chiedendo di indagare e di acquisire il dischetto con tutte le giocate di questo concorso. Secondo Corbelli «è stato dimostrato, da esperti informatici, che si può tecnicamente entrare nel cervellone della Sisal e pilotare dall’esterno le maxi vincite al Superenalotto».
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