27 Maggio 2013

Marino in bicicletta, baciamano di Marchini al seggio va in scena lo show del candidato

Marino in bicicletta, baciamano di Marchini al seggio va in scena lo show del candidato

 

IL BACIAMANO di Marchini alle scrutatrici, l’ arrivo al seggio in bicicletta di Marino, il giallo della matita rubata in una seggio di Prati, ma soprattutto i romani alle prese con il “lenzuolo” della scheda azzurra. È andata così il primo lungo giorno del voto che deciderà sul Campidoglio, con una cura dimagrante di elettori ai seggi e, ad aleggiare su tutto, il partitone del derby all’ Olimpico. «Avevo letto e sentito della scheda lunga un metro e venti e mi sono studiata tutto prima per non sbagliare», dice un’ anziana signora di Monte Sacro. «Ci ho messo un po’ per capire» confessa Giovanni, 68 anni «dentro la cabina si perde tempo e non si sta molto comodi con la lunghezza della scheda». «Potevano dividerla » suggerisce Paolo, 40 anni «anche io e mia moglie ci abbiamo impiegato del tempo per votare ». «Se volevano metterci in difficoltà – aggiunge un’ elettrice ci sono riusciti». Ma veniamo ai candidati. Il grillino De Vito si presenta in camicia, con famiglia e cane al seguito, nel seggio di via dei Romagnoli, a Montesacro. «La scheda? Non era certamente comoda». dice. E poi: «Sono fiducioso, andrò al ballottaggio». Ecco Marino. Zainetto in spalla, giubbino impermeabile e pantalone scuro, il candidato sindaco del centrosinistra arrivain sella alla sua bicicletta al seggio di via Gesù e Maria, nel Tridente. «È qui la festa?», dice scherzando all’ ingresso. E sulla maxischeda: «Non è semplice, ma questa è la democrazia. Ora andiamo a vincere ». Il sindaco Alemanno invece vota insieme con sua moglie Isabella Rauti in un seggio allestito in via Bitossi, alla Balduina. «La scheda? Piegarla è stata dura». Galante baciamano a tutte le scrutatrici del seggio di via Gesù e Maria, lo stesso di Marino, per Alfio Marchini, accompagnato dalla compagna Eleonora con una maglietta con il simbolo del cuore. «Siamo all’ inizio di un bellissimo viaggio» dice l’ imprenditore «È importante dire oggi ai giovani che la politica è meravigliosa. Anche se la lunga scheda è il segnale della frammentazione della politica». E non manca il giallo della matita rubata, che va in scena al seggio 2189 di via Camozzi, in Prati. «E gli scrutatori» denuncia il Codacons «sono andati poi nelle abitazioni degli elettori, chiedendo se avessero preso la matita, una vera e propria follia». Caos anche a Talenti, allo sportello di via Umberto Fracchia, dove si sono create code lunghissime. Centinaia di persone in fila, molte perché avevano esaurito lo spazio per i bolli, hanno dovuto attendere ore per ritirare la nuova tessera elettorale. «Dall’ una e mezza alle cinque», lamenta una signora, Tanti hanno rinunciato al voto». Infine al Portuense uno straniero comunitario si è recato all’ ufficio elettorale per ritirare la scheda, ma risultava già ritirata, con una firma falsa, da chissà chi. Ora si indaga. Intanto allo stadio sulla curva laziale uno striscione insulta Marchini. E lui: «Deluso dal derby». Lapidario Storace su twitter: «Alemà, mò t’ ho votato.Vedi da vince e fà er bravo!».© RIPRODUZIONE RISERVATA.

paolo boccacci liborio conca

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