7 Aprile 2008

MARCHE: PARTE LA PRIMA CLASS ACTION PER 3.000 MEDICI

3.000 MEDICI ALLA CARICA DELLE CASSE DELLO STATO PER AVERE IL COMPENSO LORO SPETTANTE NEGLI ANNI DI SPECIALIZZAZIONE: COSTRETTI A LAVORARE GRATIS PER ANNI NONOSTANTE UNA DIRETTIVA EUROPEA IMPONEVA DI COMPENSARE IL LORO LAVORO SCENDE IN CAMPO IL CODACONS A FIANCO DEI MEDICI SPECIALIZZATI PER FAR AVERE LORO LE DECINE DI MIGLIAIA DI EURO INDEBITAMENTE NON PAGATI: IL PARLAMENTO MINACCIA IL DIRITTO CON DISEGNI DI LEGGE CHE CANCELLEREBBERO UN DIRITTO ORMAI RICONOSCIUTO FINO IN CASSAZIONE

Sono circa 3.000 nelle Marche i medici che si sono specializzati negli anni dal 1982 al 1991 e non hanno avuto circa 40.000 euro ciascuno che la legge europea gli attribuiva come diritto assoluto, e che ora si avviano – come una vera e propria class action che stabilisce il guinness della più grande vertenza collettiva mai avviata in Italia – a sbancare le casse dello Stato in Tribunale.
La Direttiva Comunitaria del 1982 (82/76 CEE) aveva stabilito, come è noto, in favore dei medici il diritto di ricevere una “adeguata remunerazione” per il periodo di specializzazione svolto, periodo in cui i medici hanno lavorato praticamente gratis nelle corsie degli ospedali universitari. Tale Direttiva, recepita in Italia solo nel 1991 (con il D.Lgs. 8 agosto 1991, n.257) limitatamente agli specializzati  iscritti ai corsi a partire dall’anno accademico 91/92, ha previsto l’importo di £21.500.000 per ogni anno di specializzazione, senza nulla riconoscere ai medici immatricolatisi alla specializzazione negli anni accademici che vanno dall’82/83 al 90/91.
La Corte di Giustizia Europea, con sentenza del 25/02/1999, e con successiva sentenza del 31/10/2000, ha affermato il diritto alla remunerazione anche in favore dei medici che hanno svolto il corso di specializzazione dopo il 1982, termine ultimo fissato dalla citata Direttiva comunitaria, per conformarsi ad essa da parte di ciascun Stato.
Sulla scorta di tali sentenze della Corte di Giustizia, anche i nostri giudici, con sentenze anche della suprema Corte di Cassazione, hanno riconosciuto il diritto dei medici italiani che hanno frequentato le scuole di specializzazione tra gli anni 82/83 e 90/91, ad ottenere dallo Stato italiano il pagamento ad “una adeguata remunerazione” (Cfr Sent. Cass., III Civile, 7630/2003; Cass., Sez. III, n. 3283/08; Tribunale Civile di Roma, Sez. II, n. 24828/2006; CDS sez.sesta, 4954/04 e altre). Sicchè già un migliaio di medici già hanno avuto ragione e hanno percepito i soldi sottratti con gli interessi.
Ora anche nelle Marche il CODACONS scende in campo e avvia la più grande azione giudiziaria collettiva per circa 3.000 medici della regione rimasti senza compenso al fine di far avere loro quanto spettante. Per aderire basta inviare una mail all’indirizzo [email protected]   e ricevere tutte le istruzioni su come procedere per far valere i propri diritti. Per parlare con un avvocato del CODACONS e avere maggiori informazioni si può chiamare il numero 199.36.36.06 dalle 15.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì.
All’azione hanno già aderito quasi 100 medici operanti nelle Marche. Unica condizione per avviare la causa è quella di iscriversi alla associazione per il biennio 2008-09.
C’è tempo fino al 2009 per agire ma già nella scorsa legislatura tre senatori presentarono un d.d.l. in cui si cancellava il diritto prevedendo un risarcimento forfettario di soli 7000 euro per quei medici specializzati, laddove la somma loro sottratta indebitamente dallo Stato ammonta a circa 40.000 euro ciascuno.

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