Maranello sotto accusa
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fonte:
- Messaggero Veneto
Vince la ragion di Scuderia. E fa scandalo. A Zeltweg la Ferrari bissa la doppietta di Barcellona, ma stavolta piovono fischi. Dopo prove e qualifiche, anche il Gp d?Austria è stato dominato da Barrichello, che a pochi metri dal traguardo ha obbedito a un ordine del team lasciando passare Schumi (ora ha 27 punti su Montoya, ieri terzo, dopo 6 gare). Accadde lo stesso l?anno scorso, col brasiliano che regalò la seconda piazza al tedesco dietro a Coulthard. Altra stagione, altra concorrenza, è stato osservato. Fatto sta che a insorgere non è stato solo il mondo della F1. L?amarezza degli stessi fan del Cavallino si è manifestata anche quando, sul podio, Michael ha spinto Rubens sul gradino più alto, consegnandogli il trofeo. Viso e dichiarazioni di circostanza per Rubinho, fresco di rinnovo contrattuale, la vergogna di Schumi: «Successo senza gioia, ho avuto la tentazione di disobbedire». Ai box i più duri sono stati Head (Williams) e Berger (Bmw): «Qualcuno è molto sciocco o imbecille nel paddock»; «Ferrari antisportiva». Non è da meno Briatore (Renault), il quale arriva a dire che «la F1 non ha bisogno delle Rosse: vadano al diavolo, sono robe mai viste».
L?aspetto sportivo, quello umano, ma anche il punto di vista degli scommettitori. Il Codacons accusa: «E? una frode sportiva, partirà un esposto per truffa». Mentre Sos Italia da Udine annuncia che denuncerà la Ferrari «per aver manipolato il risultato danneggiando tanti scommettitori». Le puntate dicevano Barrichello, ma per le agenzie vale «l?ordine d?arrivo che dà la Fia». Ovvero Schumi vincente. Per la Snai il caso non esiste.
Però c?è anche chi scopre un velo di ipocrisia in questo ?scandalo?. Gli ordini di scuderia esistono da sempre in F1, tanto che la stessa Fia negli anni scorsi ha cercato di codificarli. Non sempre sono apprezzati, ma sono una componente delle corse.
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