Mancano marinai e capitani, le corse sospese
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fonte:
- Il Gazzettino
IL CASO VENEZIA C’ è di buono che non siamo soli, ma è solo un modo per vedere il bicchiere mezzo pieno. Perché il caso degli autisti, marinai e capitani ai seggi per fare presidenti e scrutatori mettendo in ginocchio i servizi Actv per almeno tre giorni, accomuna Venezia solo a Roma a livello nazionale. E, dopo essere esploso sui social network con centinaia di commenti di utenti imbufaliti per l’ ennesimo abbandono del posto di lavoro, il caso di Venezia e della Capitale è ormai sulle prime pagine di tutti i giornali. Come anticipato nei giorni scorsi dal Gazzettino, in Actv le assenze in organico da ieri a domani sono 322, 113 per l’ automobilistico e 209 per la navigazione, con Chioggia che fa la parte del leone: 143 addetti alla navigazione lagunare ed 84 dipendenti del servizio automobilistico. In tutto, 230 persone. Assenze contemporanee che hanno costretto l’ azienda a sforbiciare da ieri i collegamenti, con i primi disagi soprattutto in centro storico (le linee torneranno regolari solo da martedì). In particolare – sottolinea Actv – la linea 2/ tra Piazzale Roma e Rialto sarà sospesa e la 2 fatta con orario festivo per quanto riguarda i vaporetti, e non sono affatto esclusi possibili ulteriori disagi sulle linee 6 e 10. Dovrebbe andare decisamente meglio nel servizio automobilistico che potrebbe essere interessato solo da occasionali salti corsa, sull’ urbano di Mestre e Lido, extraurbano nord e sud, urbano di Chioggia. Insomma, a meno di non incappare nelle corse saltate, si dovrebbe riuscire a viaggiare su bus e tram, anche se è la stessa Actv a consigliare i viaggiatori di controllare i canali social media aziendali @muoversivenezia, e on line su www.actv.it, o ancora chiamando il call center Hellovenezia allo 041.2424. Oltre trecento assenze a Venezia, mentre a Roma gli autisti dell’ Atac (la loro Actv) impegnati nelle operazioni di voto dovrebbero essere addirittura oltre 800, tenendo però presenti le maggiori dimensioni dell’ azienda di trasporto pubblico capitolina. «È una vera e propria vergogna», ha sottolineato il Codacons che ha stimato in un migliaio i dipendenti di Atac e Ama, l’ azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nella Capitale, che si recheranno ai seggi in qualità di scrutatori, «una percentuale pari al 10% di tutti gli scrutatori romani», annunciando perfino un esposto alla Corte dei Conti del Lazio. Tornando a noi, l’ assessore alla Mobilità Renato Boraso non aveva nascosto la sua rabbia: «È una vergogna, hanno già buoni stipendi, non possono mettere in ginocchio l’ azienda provocandole danni, oltre ai disagi che arrecheranno ai viaggiatori». Boraso aveva anche lanciato un appello al sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, e ai sindacati: «Il primo cittadino inviti tutte quelle persone a rinunciare alla nomina, e i sindacati facciano lo stesso». Per far fronte all’ esodo dei dipendenti Avm/Actv avrebbe recuperato circa 200 sostituti, ma ad un costo che supererebbe abbondantemente i 200mila euro. Spese che, ovviamente, vanno a gravare sui bilanci dell’ azienda pubblica. E che si aggiungeranno al costo delle corse saltate per chi ha bisogno di salire su vaporetti e bus. Fulvio Fenzo © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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