31 Gennaio 2019

Maltrattamenti e percosse su decine di bambini: arrestate due maestre

 

PRATO. La squadra mobile della polizia ha eseguito oggi, 31 gennaio, due ordinanze di custodia agli arresti domiciliari a carico di due maestre cinesi, Zheng Moli, 38 anni, senza permesso di soggiorno, e Hong Pingping, 26 anni, residente a Quarrata, accusate di maltrattamenti e percosse nei confronti di decine di bambini di età compresa tra i tre e i sei anni che frequentano un asilo cinese in via Toscana, al Macrolotto industriale, facente capo del circolo culturale Marco Polo. Sono 41 gli episodi contestati alle due maestre: 30 per la Zheng e 11 per la Hong. In sole due settimane.

Le indagini sono iniziate a dicembre grazie alla segnalazione di una insegnante cinese che si è confidata con un amico suo connazionale, padre di uno dei bambini che frequentano la scuola, parlando del comportamento delle sue colleghe.

L’inchiesta è stata condotta dal sostituto procuratore Laura Canovai, che ha incaricato la squadra mobile di piazzare telecamere nascoste all’interno di tre classi dell’asilo cinese. Allo stesso tempo sono iniziate le intercettazioni telefoniche delle indagate. Una terza insegnante ha ricevuto un avviso di garanzia ma resta a piede libero perché sarebbe responsabile di episodi di minor rilievo.

La scuola, ha spiegato il dirigente della squadra mobile Gianluca Aurilia, si sviluppa su due piani dell’ex lanificio Microtex della famiglia Becagli in via Toscana, con una decina di aule. Tecnicamente è un doposcuola (anche se i primi bambini vengono portati a scuola fin dalle 10) e sono in corso indagini per capire se la struttura è in possesso delle necessarie autorizzazioni.

Le maestre, ha spiegato il sostituto Canovai, sono accusate di usare spesso la bacchetta sulle mani e sulla testa dei bambini, anche senza un motivo preciso, una sorta di disciplina preventiva. In altre occasioni i bambini sarebbero stati picchiati e in almeno un’occasione presi a calci.

Non risulta che nessuno dei genitori dei bambini abbia mai segnalato comportamenti scorretti riferiti dai bambini sull’operato delle maestre. Ora anche i genitori verranno sentiti per verificare se i bambini abbiano raccontato qualcosa sulle percosse ricevute a scuola.

Biffoni: “Nessuno tocchi i bambini”. “I bambini sono i nostri cittadini più preziosi, nessuno si deve permettere di alzare un dito contro un bambino. E’ vergognoso e preoccupante che un episodio come quello emerso dalle indagini condotte della Procura sia avvenuto in un ambiente dedicato proprio alla cura dei bambini come un centro culturale”. Così il sindaco Matteo Biffoni interviene in merito alla notizia dell’inchiesta della Procura che ha portato all’arresto di due persone accusate di maltrattamenti su bambini in un centro culturale in via Toscana. “Questi atti di violenza sono di una gravità inaudita. E’ importante che vengano accertate tutte le responsabilità quanto prima. Inoltre – aggiunge il sindaco – è fondamentale capire, anche là dove non ci sono episodi di violenza, se in queste strutture ci sono gli standard per prendersi cura dei bambini, perché le associazioni culturali non sono in alcun modo autorizzate a svolgere attività di scuola dell’infanzia o nido, anche se i bambini in questa fascia d’età non hanno l’obbligo di frequenza scolastica”. I bambini infatti in orario scolastico possono essere accolti soltanto in strutture riconosciute o accreditate secondo il regolamento della Regione Toscana.

Calabria e Codacons: “Servono le telecamere”. “Ancora una volta il ricorso alle telecamere si rivela fondamentale nell’individuare un orribile caso di violenze nei confronti di bambini all’interno di una struttura dove avrebbero dovuto essere accuditi. Il caso di maltrattamenti a Prato, che emerge a distanza di due giorni da quello analogo accaduto in un asilo di Torino, è la più drammatica testimonianza di una escalation di abusi che va fermata”. Lo dichiara la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. “Per questo – prosegue – continueremo a sollecitare la rapida approvazione della legge sulla videosorveglianza che la Camera ha già approvato, varando a larghissima maggioranza il testo a mia prima firma. Dobbiamo tutelare la sicurezza di chi non può difendersi da solo e la tranquillità di tantissime famiglie”, conclude.

Installare subito sistemi di videosorveglianza in tutte le strutture scolastiche italiane. A chiederlo è l’associazione di consumatori Codacons. “Si stanno moltiplicando i casi di violenza nelle strutture scolastiche portati alla luce solo grazie a telecamere nascoste piazzate dalle forze dell’ordine – commenta il presidente Carlo Rienzi – Per questo ribadiamo la necessità di installare telecamere in tutti gli asili e scuole elementari, per controllare l’operato del personale scolastico ed evitare abusi e violenze che possono avere conseguenze anche gravi sui minori”. “In tal senso chiediamo di accelerare sulla proposta di legge sulla videosorveglianza negli asili approvata in larga maggioranza alla Camera e che risulta bloccata da molti mesi al Senato, legge che potrebbe mettere fine a violenze e vessazioni sui minori” conclude Rienzi.

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