28 Marzo 2019

Maltrattamenti ai bambini dell’asilo nido, arrestate le maestre. Due casi differenti: a Cernobbio e a Varzi

 

di Anna Campaniello ed Ermanno Bidone Due maestre di due distinti asilo nido lombardi sono finite giovedì agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti sui bambini, di età compresa tra i 3 e i 18 mesi. In entrambi i casi, le telecamere di sorveglianza hanno documentato gli abusi: schiaffi, punizioni, pasti negati.

Il caso di Cernobbio

Il primo caso a Cernobbio: l’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Como, è stata eseguita dai carabinieri di Como nei confronti di una 58enne. Per l’accusa la donna, nelle sue vesti di educatrice, avrebbe avuto comportamenti violenti nei confronti dei piccoli allievi. Il Comune in una breve nota, ha commentato: «L’amministrazione comunale apprende che un educatrice dell’asilo nido comunale, dipendente dell’ente, è stata posta agli arresti domiciliari. L’amministrazione si augura che la giustizia faccia il suo corso nell’interesse del bene dei bambini e nel frattempo rassicura tutte le famiglie che il servizio verrà regolarmente svolto e attentamente controllato».

Varzi, schiaffi e spintoni ai piccoli

Il secondo caso è accaduto nell’asilo nido Zuccherino di Varzi, in Oltrepo Pavese. Ai domiciliari è finita la titolare della struttura, M. F., di 50 anni, mentre sono state denunciate a piede libero le due collaboratrici per «abuso di mezzi di contenzione» ai danni di bambini di età compresa tra 1 e 3 anni. Alcuni mesi fa, quando le voci sui maltrattamenti che accadevano nella scuola hanno iniziato a circolare, la Guardia di Finanza di Pavia ha installato alcune telecamere all’interno della scuola. Dai filmati sono emerse le «ripetute violenze di natura fisica e psicologica» e «i metodi punitivi ampiamente adottati all’interno dell’asilo». Spinte, strattoni e schiaffi. E chi rifiutava la colazione rischiava anche di vedersi negato il pranzo. La titolare, residente in un piccolo Comune della zona, non ha alcun precedente specifico.

La richiesta del Codacons

Installare subito sistemi di videosorveglianza in tutte le strutture scolastiche italiane. A chiederlo il Codacons, dopo gli ennesimi caso di maltrattamenti. «Si stanno moltiplicando i casi di violenza nelle strutture scolastiche portati alla luce solo grazie a telecamere nascoste piazzate dalle forze dell’ordine – ha commentato il presidente Carlo Rienzi – per questo ribadiamo la necessità di installare telecamere in tutti gli asili e scuole elementari, per controllare l’operato del personale scolastico ed evitare abusi e violenze che possono avere conseguenze anche gravi sui minori». «In tal senso chiediamo di accelerare sulla proposta di legge sulla videosorveglianza negli asili approvata in larga maggioranza alla Camera e che risulta bloccata da molti mesi al Senato, legge che potrebbe mettere fine a violenze e vessazioni sui minori», ha concluso Rienzi.

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