MADE IN ITALY: COLDIRETTI, IN USA 1 MLD $ PER VINO SENZA TRUCIOLI
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fonte:
- Asca
Le esportazioni Made in Italy di vino hanno raggiunto con un aumento del 7,8 per cento il valore record di un miliardo di dollari negli Stati Uniti senza l`utilizzazione di tecniche ingannevoli come l`invecchiamento con i trucioli di legno che invece sono permesse nelle produzioni dei concorrenti australiani che vedono crollare le proprie spedizioni in Usa (-4,8 per cento). E` quanto ha affermato la Coldiretti che, nel commentare i dati sulle esportazioni di vino negli Stati Uniti nel 2006 divulgati dall`Italian Food & Wine Institute, ha messo in guardia sui rischi determinati dal provvedimento del Ministero delle politiche Agricole che di fatto ha autorizzato l`uso della segatura di legno per invecchiare il vino nel 70 per cento della produzione nazionale. Anche di fronte agli ottimi risultati delle esportazioni di vino negli Stati Uniti e nel mondo la Coldiretti si augura che venga al piu` presto emanato un nuovo decreto che, anche sulla base delle indicazioni del Parlamento, estenda il divieto dell`uso dei trucioli e attivi un adeguato sistema di controlli ha affermato la Coldiretti che ha presentato un ricorso al Tar insieme a Citta` del Vino, Federconsumatori, Codacons, Adusbef, Adoc, Slow-food Italia, Legambiente e alcuni produttori titolari del riconoscimento di denominazioni di origine controllata. Il chiaro obiettivo del ricorso – ha precisato la Coldiretti – e` quello di ottenere la riscrittura delle regole sulle pratiche e i trattamenti enologici autorizzati sulla base del riconoscimento dei vizi di violazione della normativa comunitaria per immotivata disparita` di trattamento rispetto a tutti i vini a indicazione geografica tipica. Si tratta di difendere la qualita` e l`immagine della produzione italiana che, garantita per l`assenza di trucioli, ha saldamente conquistato la leadership nei confronti dei concorrenti australiani dove queste pratiche sono invece ammesse. Il vino italiano copre da solo quasi un terzo in quantita` (31 per cento) del mercato dei vini stranieri negli States seguito da vicino con il 29 per cento dall`Australia costretta a “svendere“ il proprio vino con una politica di bassi prezzi e con il 14 per cento dalla Francia, che dopo anni di difficolta` inverte la tendenza e fa segnare il tasso di crescita piu` elevato (+26 per cento) e in valore ha addirittura superato il Paese dei canguri. Per l`Italia si tratta di un risultato incoraggiante – ha sottolineato la Coldiretti – anche in riferimento ad una vendemmia considerata buona dal punto di vista qualitativo ma contenuta nelle quantita` su livelli simili a quelli dello scorso anno attorno ai 50 milioni di ettolitri.
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